Inter, ecco perché Moratti si è dimesso: quattro motivi che lo hanno spinto a lasciare

Continua a tenere banco, nel mondo del calcio italiano, l‘addio di Massimo Moratti alla carica di Presidente Onorario dell’Inter, dimissioni che hanno colto di sorpresa ma che si basano su quattro forti motivi, come spiegato dalla Gazzetta dello Sport.

Fonte: inter.it
Fonte: inter.it

Il quotidiano evidenzia infatti come la scelta di Moratti sia la conseguenza di alcuni eventi che tanto non sono andati giù all’ex patron neroazzurro.

Per cominciare Moratti non ha per nulla gradito le parole di Michael Bolingbroke, nuovo dirigente dell’Inter che ha descritto la precedente gestione del club come disastrosa, venendo meno alle richieste dell’ex numero uno interista di non commentare il lavoro degli anni precedenti.

Sulla base di ciò, Moratti continua  a domandarsi perché Erick Thohir abbia comunque voluto comprare il club, nonostante la difficile situazione finanziaria fosse nota al tycoon, domanda a cui però, Moratti non riesce proprio a dare risposta. Thohir intanto non ha mostrato ripensamenti in questi mesi, ne prima dell’acquisto e anzi, ha chiesto personalmente all’ex patron di restare.

Oltre alle questioni finanziarie, ci sono anche ragioni più sentimentali ad aver fatto imbufalire Morartti, su tutti la gestione delle vecchie glorie: il petroliere non ha per nulla apprezzato il modo in cui cinque grandi senatori sono stati salutati: Cambiasso, Cordoba, Milito, Samuel e Zanetti, oltre ad una quarantina di dipendenti.

Per finire il grande problema chiamato Walter Mazzarri. Massimo Moratti, oltre alla carica di presidente onorario, era rimasto all’Inter nel ruolo di consigliere e saggio ma, quando si è dovuto discutere del rinnovo di Walter Mazzarri, rinnovo non voluto da Moratti, il petroliere è stato del tutto ignorato da Thohir che ha deciso di rinnovare il contratto al tecnico livornese in poco tempo.

Tanta carne al fuoco quindi, per un addio che ha colto sì di sorpresa, ma che trova le sue ragioni in una concatenazione di eventi che hanno spinto Moratti verso una decisone irremovibile. Ora non ci resta che aspettare che sia lo stesso ex presidente onorario a fare ancora più luce sulla faccenda.

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