La Lazio infatti fallisce l’assalto al forte Juve ed esce sconfitta al termine di un match iniziato con un eccesso di timore reverenziale ed in parte nobilitato da una ripresa giocata a buoni livelli ma con il risultato già sul 2-0 per i padroni di casa. Juve comunque nettamente superiore. Ecco le pagelle dei biancocelesti:
Marchetti 5,5: paradossalmente non è praticamente mai chiamato in causa. Potrebbe però forse fare qualcosa in più in occasione del secondo gol;
Basta 5,5: partita sottotono per l’esterno biancoceleste che quasi mai si fa vedere nella metà campo avversaria;
Mauricio 5,5: colpevole in occasione del gol del raddoppio bianconero quando sbaglia nel temporeggiare invece che accorciare su Bonucci che a quel punto non può certo sciupare il regalo. L’errore è grave e pesa su una prestazione che altrimenti sarebbe sufficiente;
Cana 5: presentarsi alla cena di gala senza il vestito migliore può essere un problema. E la differenza tra De Vrij e Cana è paragonabile a quella tra un vestito di Valentino ed uno da grande magazzino;
Braafheid 5,5: partita senza infamia e senza lode;
Biglia 5: forse influisce il colpo alla testa rimediato in avvio di partita, fatto sta che il centrocampista argentino questa sera è decisamente fuori fase;
Cataldi 6: gioca con buona personalità. Sbaglia forse qualche pallone di troppo ma si prende rischi e responsabilità che alcuni suoi compagni non prendono. Rimedia un’espulsione nel finale di match forse eccessiva per il metro di giudizio utilizzato durante tutto il resto della partita dall’arbitro;
Lulic 6: è tra i più volenterosi dei suoi. Forse non troppo efficace ma comunque nel complesso sufficiente;
Mauri 5: Pioli lo manda in campo al posto di Candreva sperando che il brianzolo riesca a fare quello che di solito gli riesce meglio: la differenza. Tentativo non riuscito;
Felipe Anderson 5,5: era il giocatore più atteso della serata, sponda biancoceleste. Delude anche lui, nonostante un finale in crescendo;
Klose 6: il campione del mondo è un lottatore e finché resta in campo prova a dire la sua con fortune alterne. Certo, la Lazio non tira praticamente mai in porta;
Candreva 6: il suo ingresso in campo subito dopo l’intervallo restituisce un minimo di verve alla Lazio;
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