Juventus, Conte: “Impressionato dal Milan”

La Juventus è in vetta alla classifica, ancora imbattuta (unica in Serie A) ed esprime un buon gioco, grintoso come il proprio allenatore. Ma proprio Conte esprime il proprio pensiero su chi è favorita per il titolo.

Fonte immagine: wikipedia. Autore: Nicola Genati

E’ il Milan ad aver vinto lo scudetto lo scorso anno e questa è la sua base di partenza. Noi invece veniamo da due settimi posti consecutivi. Per il nome che porta è giusto che la Juventus venga indicata sempre tra le favorite, ma non si può dire altrettanto se si guarda agli ultimi risultati. Non mi sembra che si parli del Palermo, arrivato ottavo, o dell’Udinese, quarta, come favorite”.

L’allenatore bianconero si dice impressionato dalla facilità con cui i rossoneri battono gli avversari: “Nelle ultime otto partite ne ha vinte sette e pareggiate una, ma ciò che mi stupisce è il modo in cui le ha vinte: sempre passeggiando. E non è che le avversarie siano state arrendevoli, tutt’altro. Il Milan per il calcio italiano dev’essere motivo di orgoglio visto che ha tenuto testa al Barcellona. Il nostro movimento è in difficoltà, ma grazie a Milan, Napoli e Inter speriamo invece di arrivare con tre squadre al secondo turno di Champions League e in Europa League sembra ci sia la possibilità di fare altrettanto. Speriamo, perché farebbe bene a tutto il calcio italiano. Riprenderci in Europa ci dà forza, perché significa tornare a essere competitivi”.

La sua Juventus è ambiziosa, ma è solo all’inizio del proprio percorso: “Quando sono diventato allenatore della Juve mi sono posto degli step, come un ingegnere quando stende un progetto. Il primo era tornare a essere competitivi, ovvero avere credibilità agli occhi dei tifosi e degli avversari. Questo lo abbiamo raggiunto e non era facile. Ora c’è il secondo: mantenere la competitività, cosa non riuscita negli anni passati. Per farcela servono determinazione, voglia e concentrazione. Dovremo continuare a crescere, mantenendoci nei piani alti della classifica. A quel punto si passerà allo step successivo. Quale? Avere svelato il primo e iniziato a parlare del secondo, per ora basta e avanza”.

L’aver riacquistato una certa credibilità è già una cosa molto importante, ma Conte, oltre ad essere un vero e proprio stratega, sa essere anche uno psicologo: “Nel calcio di oggi sono tanti gli aspetti che contano, tanto che nel corso di Coverciano si studia anche psicologia. Un allenatore dev’essere preparato anche sotto il profilo della gestione del gruppo, che è fondamentale in tutte le situazioni. In quelle positive, quando c’è troppa euforia e serve qualche “bastonata” o in quelle negative per capirne i motivi: può trattarsi di mancanza di voglia, di concentrazione, ma anche di altri fattori. Il calcio non è matematica. Prendiamo ad esempio la gara di Napoli: eravamo un po’ “soft”, ma è bastato parlare e aggiustare due movimenti per rimettere le cose a posto. Non c’era niente di sbagliato nel modulo o nella formazione e la dimostrazione è stato il secondo tempo, giocato dagli stessi undici. Abbiamo corso di più eppure fisicamente non eravamo avvantaggiati, visto che avevamo avuto gli stessi giorni del Napoli per preparare la gara. Lo saremmo stati prima del rinvio, ma questa volta a livello fisico eravamo alla pari”.

Per quanto riguarda la gara col Cesena si pensa al turnover, soprattutto in vista del prossimo match con la Roma (nel mezzo il debutto in Coppa Italia con il Bologna) ed i 4 diffidati a rischio squalifica (Chiellini, Bonucci, Pepe e Vidal): Solo il reparto difensivo mi può far riflettere, ma per il resto la partita più importante è sempre e solo la prossima. Contro il Cesena dobbiamo valorizzare con una vittoria i risultati di Roma e Napoli che altrimenti sarebbero sminuiti. Mancherà Pirlo è vero, ma ho fiducia in chi giocherà, anche perché sono sicuro che la squadra darà il 120% per metterlo nelle migliori condizioni”.

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