Juventus-Milan, Conte in conferenza stampa: “Non temiamo nessuno”

Come da consuetudine, Antonio Conte riesce a tirar fuori nella conferenza stampa pre-partita una frase “da titolo”. Nella conferenza stampa che precede il big match di domani sera contro il Milan, la parola d’ordine del tecnico salentino è infatti: “Non temiamo nessuno”.

Fonte immagine: flickr.com - Sang Juventino. (C)(P) AP Photo/Luca Bruno

Conte lascia intendere, quindi, che la Juventus se la giocherà a viso aperto: “Avere rispetto per una squadra è una cosa e noi per il Milan ne abbiamo molto, temerla è un’altra. Il nostro atteggiamento non deve cambiare, perché dovremo come sempre cercare di fare la partita. Chiaro, troveremo un avversario di grande qualità, ma questo al limite dovrà essere uno stimolo in più. E’ la prima partita contro una grande, ma non la prima grande partita, perché ogni gara va affrontata nel modo giusto visto che ognuna vale tre punti”.

C’è chi parla di Juventus-Milan come di una sfida-scudetto, così come Inter-Napoli, ma Conte ci tiene a non applicare questo termine riguardo il posticipo di domani: “L’Inter due anni fa ha vinto tutto e il Napoli si è qualificata per la Champions e rispetto a noi ha due anni di lavoro in più… Noi stiamo ancora studiando per diventare grandi: non dobbiamo mai dimenticare da dove arriviamo né cosa è successo alla Juventus. Basta questo per evitare di creare illusioni e per trovare la rabbia che serve per arrivare ai massimi livelli. Quando ci saremo, allora potremo parlare di sfide scudetto. Per ora potremo solo capire a che punto siamo del nostro percorso di crescita”.

Come sempre, alla conclusione della conferenza stampa Conte non si sbilancia nel dare la formazione o il modulo. Insomma: sarà 4-2-4 o 4-1-4-1?, affianco a Vucinic giocherà Del Piero?, Chiellini giocherà ancora centrale? Sono cose che scopriremo direttamente domani all’annuncio ufficiale della formazione: “Ho la fortuna di avere nel reparto di centrocampo più possibilità di scelta e questo mi permette di decidere se giocare con due o tre centrali. Dev’essere un vantaggio, perché avere un’alternativa a un modulo base permette di essere più imprevedibili. Sappiamo che loro sono bravi in fase di palleggio e che cercano di vincere attraverso il possesso palla. Ci saranno momenti in cui si potrà soffrire certe situazioni, ma del resto giochiamo contro una grande squadra. Siamo consci dei nostri pregi e dei nostri difetti e curiosi di vedere in una partita di spessore che risposte riusciremo a dare”.

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