Lazio-Napoli 0-1: la dura legge del goal frena i biancocelesti

Una Lazio rimaneggiata, senza i suoi protagonisti principali delle ultime gare, Felipe Anderson e Mauri, oltre a Lulic, Gentiletti, Marchetti (squalificato) e De Vrij, ospita all’Olimpico un Napoli ferito dalla Juventus nell’ultimo turno di campionato: scontro che vale molto nella corsa al terzo posto, l’ultimo per accedere alla Champions League, via preliminari.

autore: Lessio fonte: flickr.com
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Negli azzurri, Benitez rinuncia ad Hamsik dal primo minuto e lancia De Guzman, mentre Pioli nei padroni di casa inserisce il doppio regista (Ledesma-Biglia) al posto di Onazi che viene relegato alla panchina.

La Lazio domina il primo tempo, partenza fortissima con il Napoli schiacciato nella propria metà campo: quando meno te lo aspetti però ecco che i partenopei colpiscono.
Palla verticale di Mertens, dormita di Radu, Higuain si lancia verso Berisha: tiro sul primo palo ed il portiere della Lazio fa rimpiangere e non poco Marchetti.
Ci provano ancora i padroni di casa per provare a rimetterla in parità: tante le occasioni, con Biglia, Parolo, che colpisce la traversa e Cavanda che si divora un goal colossale.
Il primo tempo si chiude sullo 0-1 per gli ospiti in vantaggio grazie al guizzo di Higuain al 10° goal stagionale.

Nella ripresa entra Klose e la musica non cambia: la Lazio fa il gioco ma è piuttosto bloccata sulle fasce dal buon lavoro degli esterni di Benitez. Episodio molto dubbio in area di rigore del Napoli con un doppio fallo di mano di Albiol e Maggio con l’arbitro che non se ne avvede e lascia correre.

La Lazio ci prova fino alla fine con Cana in area di rigore come attaccante aggiunto: molti lanci lunghi “in the box” che non bastano però a ritrovare il pareggio. Il Napoli sbanca l’Olimpico con un goal su un tiro in porta nel primo tempo, giocando una buona partita difensiva.

Per li biancocelesti tanto gioco, ma poca concretezza sotto porta: da notare l’esordio di Cataldi in Serie A nella ripresa per uno stremato Parolo.

 

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