Lecce-Juventus: si va verso record stagionale spettatori
La “Vecchia Signora” è tornata ai suoi antichi fasti e con lei si rivedranno gli spettatori al Via del Mare di Lecce. Infatti, secondo i primi dati diffusi dalla società Us Lecce, domenica si dovrebbe andare con ogni probabilità verso il record stagionale di spettatori. Sul sito della società salentina è apparsa una breve news in cui si comunica che l’ultimo dato raccolto questa mattina è relativo alla vendita di 12800 tagliandi per il match di domenica.
In particolare sono già esauriti i posti nei settori Poltronissime, Tribuna centrale superiore e inferiore, Tribuna Est e Distinti Ospiti. Sono ancora i biglietti per i posti nei settori Curva Nord, Curva Sud (adibita ai soli tifosi juventini) e Distinti (no ospiti).
Se si tiene conto che sicuramente gli abbonati non vorranno perdersi l’occasione di rivedere la Vecchia Signora in versione capolista al Via del Mare, allora si può già pronosticare che ci saranno allo stadio di Lecce almeno 16500 spettatori ma siamo sicuri che questo numero aumenterà di almeno altre 3000 unità come da noi preannunciato nell’articolo in cui avevamo indicato la partenza della prevendita dei biglietti. Ci sono troppe motivazioni per non perdere l’appuntamento con questo match. Va detto, inoltre, che i tifosi salentini che tanto si erano lamentati per il costo dei biglietti per la partita contro la Juve avranno diritto a un’agevolazione per il prossimo match in casa contro il Chievo del 22 gennaio prossimo. Infatti, coloro che acquisteranno un biglietto per Lecce-Juventus avranno il diritto ad acquistarne un altro per Lecce-Chievo a prezzo scontato. Ecco un paio di esempi: chi ha acquistato un biglietto di Curva Nord per la partita contro la Juve di domenica prossima, potrà comprarne uno per la partita contro il Chievo, esibendo il tagliando della partita precedente, pagando 5 euro anzichè 12. Chi andrà a vedere Lecce-Juve in Tribuna Est potrà poi acquistare il biglietto dello stesso settore per la partita contro il Chievo pagando 10 euro al posto dei “canonici” 20.