Livorno, l’amarezza di Di Carlo: “C’e’ grande rammarico, dovevamo avere continuità”

Il Livorno, dopo una sola stagione, è nuovamente retrocesso in Serie B. La squadra toscana non è praticamente mai riuscita a risalire le posizioni in classifica e ad estromettersi dalla corsa salvezza, rimanendo per l’intera stagione nei bassifondi della zona retrocessione.

Di Carlo - Fonte ACF Fiorentina
Di Carlo – Fonte ACF Fiorentina

Domenico Di Carlo, allenatore subentrato a Davide Nicola, non nasconde la sua delusione ed il suo rammarico per una stagione che doveva andare diversamente. Ai microfoni di TuttoMercatoWeb, Di Carlo ha dichiarato: “Il bilancio, per me, è stato positivo, soprattutto all’inizio: era una squadra fatta dalla società, dal tecnico, da Perotti e dal club. Quando si subentra non è facile trovare i giusti equilibri. Ragazzi e staff sono stati bravi a trovare risultati importanti. Nelle quattordici partite fatte la squadra ha avuto modo di ritornare a giocarsi la Serie A. Per una domenica siamo stati anche quartultimi, lì serviva continuità ed il ko di Luci ha condizionato quel che è stato l’inizio di un percorso difficile”.
Il vostro ruolino di marcia era ben più che positivo.
“Abbiamo fatto 20 gol in 14 partite, abbiamo proposto gioco, sempre a viso aperto. Nelle ultime partite, tra infortuni e assenze, tra incontri difficili ed altro, poi la strada è andata in salita, anche perché non siamo riusciti a cambiare il trend a livello difensivo. La A, purtroppo, è questa: si deve segnare ma anche prendere meno reti…”.
Poi l’esonero.
“C’è dispiacere, rammarico, da parte mia e dello staff, per non aver finito la stagione con le ultime quattro partite dove ci si giocava tutto. Eravamo a pochi punti dalla salvezza, speravo che Nicola potesse raggiungere l’obiettivo: le partite vanno sempre giocate, poteva starci, poi i risultati non sono arrivati. Società, squadra e ambiente si sono impegnati per salvarsi ed è un vero dispiacere: ripeto, Spinelli, da quando sono arrivato a Livorno, il rapporto è sempre stato ottimo per salvare il Livorno”.
Parliamo di futuro, mister?
“Spero sia un futuro immediato. Ho voglia di ripartire dall’inizio, da subito. Mi piacerebbe prendere in mano una squadra d’estate: subentrare è bello, certo, a Livorno all’inizio è andata bene. Però partire con un progetto è un’altra cosa: spero ci sia un’occasione, l’aspetto, sarebbe l’ideale”.
Chiudiamo con un messaggio speciale, per Andrea Luci.
“E’ il vero capitano, l’anima del Livorno. Una grande figura umana, come ho detto è il vero capitano. E spero che continui ad esserlo, a Livorno”.

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