Maggio rivela: “Resto a Napoli per vincere, ma non sto trattando il rinnovo”

Sette anni al Napoli e un contratto in scadenza nel 2015 ma la voglia di Christian Maggio è ancora quella dell’arrivo in maglia azzurra. Una stagione deludente, un infortunio grave e la mancata convocazione ai Mondiali sono ricordi freschi nella mente del terzino partenopeo.

Fonte: www.foto-calcio-napoli.it - Danilo Rossetti
Fonte: www.foto-calcio-napoli.it – Danilo Rossetti
Maggio ha parlato di questo ed altro ai microfoni del quotidiano Il Roma:

Quali sono le sensazioni su questo ritiro ormai quasi ultimato e che atmosfera si respira rispetto allo scorso anno? «Iniziare dal primo giorno significa tanto. È un segno positivo lavorare in tranquillità perché ti permette di stare bene anche mentalmente. Sono passate due settimane e abbiamo fatto un lavoro intenso. Abbiamo assimilato varie idee di Benitez. Come ogni anno l’atmosfera è positiva. Basta vedere i tifosi che fanno molta strada per venirci a vedere. Anche tra di noi riusciamo a capire questi momenti emozionanti».

Quanto le fa rabbia aver saltato tre mesi di campionato e aver perso il Mondiale per colpa del problema al pneumotorace? «Lo stop inatteso ha influenzato tanto la mia stagione al punto di essermi giocato i Mondiali. Ho lavorato molto per raggiungere gli obiettivi che mi ero prefissato ma sono stato frenato. Nella mia vita ho sempre guardato avanti e farò la stessa cosa pure stavolta. Bisogna essere sempre positivi e cercare di uscire dai problemi».

La parola scudetto è stata sdoganata da De Laurentiis, Benitez e anche da qualche suo compagno di squadra. Ma lei firmerebbe per un secondo posto e per gli ottavi di Champions League? «In verità è già da due anni che parliamo del tricolore. Per vincerlo, però, ci vogliono tanti fattori. Il presidente sta facendo grandi cose. Abbiamo la possibilità di far bene. La prima cosa da fare è qualificarsi nella fase a gironi di Champions League. Dobbiamo fare il massimo anche se sappiamo che non è facile. Il campionato quest’anno è più alla portata nostra. Comunque, la seconda piazza e il piazzamento europeo non sarebbe male».

Lei soffre il modulo di Benitez? «Questo è un problema che c’è sempre stato. Secondo alcuni, passando da una difesa a tre ad una a quattro, sono stato penalizzato. Erano convinti che non rendevo. Non è così altrimenti anche con la maglia dell’Italia sarei andato in tilt. Con Prandelli ero titolare e qualcosa vorrà dire. Adesso con Benitez cerco di assimilare bene lo schema della difesa a quattro in modo tale da dare un contributo importante».

Era dato per partente e invece dovrebbe rimanere «Il fatto di avere un anno di contratto può pesare ma io non penso a niente. Vediamo cosa succederà. Ho letto di accostamenti ad altre squadre ma non c’è mai stato niente di vero. Sono rimasto fuori da tutto e da tutti. Pensavo ad iniziare col Napoli».

Ha avuto qualche segnale per un eventuale rinnovo? «Non si è parlato ancora di niente. A volte ci penso a volte no. Sto bene qui ed è chiaro che rinnoverei volentieri».

Vista la concorrenza è pronto a fare qualche panchina di troppo rispetto al recente passato? «Certo che sì. Fino all’inizio dello scorso torneo ero un titolare. Qualcosa potrà cambiare ma non avrò problemi ad essere una riserva perché prima o poi la mia occasione arriverà. E sicuramente mi farò trovare pronto da Benitez».

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