Milan-Lazio 3-1, le pagelle dei biancocelesti: esordio da incubo per De Vrij

Esordio amaro in campionato per la Lazio targata Pioli che sprofonda 3-1 a San Siro contro il Milan.

Calciomercato
Fonte immagine: Danilo Rossetti
Risultato probabilmente bugiardo che non esprime appieno i reali valori osservati in campo e che è per lo più figlio di errori individuali. Biancocelesti non irresistibili nel primo tempo. Decisamente meglio la ripresa. Ecco le pagelle:

Berisha 5,5: la Lazio subisce tre gol ma di fatto l’estremo difensore non è mai chiamato in causa. Probabilmente in parte colpevole in occasione del primo gol rossonero quando accenna l’uscita per poi retrocedere verso la porta perdendo così il tempo sulla conclusione di Honda, nulla può sugli altri due gol;

Basta 6,5: l’esterno conferma quanto di buono fatto vedere durante il precampionato e nell’arco dei novanta minuti è senza dubbio il migliore della truppa di Pioli. Propositivo in attacco e sempre attento nella fase difensiva, fornisce una prova senza particolari sbavature;

De Vrij 4: esordio da incubo in Serie A per il giocatore eletto poco più di un mese fa il miglior difensore del Mondiale. Colpevole su tutte e tre le reti incassate. Da dilettante, in particolare, la scellerata scelta di tempo nell’intervento che spiana ad El Shaarawy la strada verso il vantaggio rossonero. Immobile in occasione del raddoppio di Muntari, si fa saltare in un fazzoletto da Menez in occasione del rigore che porta il punteggio sul 3-0. Che la velocità non fosse un suo pregio era noto, ma per eccellere in Serie A c’è ancora molta strada da fare;

Cana 6: tra Ciani e Novaretti, difensori di ruolo, Pioli sceglie il giocatore albanese. Prova senza sbavature;

Radu 5,5: prestazione non proprio impeccabile del terzino rumeno. Quando sale per supportare la manovra viene spesso ignorato mentre in fase difensiva soffre spesso le giocate di Menez. Come in occasione del raddoppio rossonero;

Biglia 5: Pioli affida la cabina di regia al vice campione del Mondo. Prova incolore del centrocampista argentino che, come spesso accade, predilige il gioco orizzontale senza tentare mai quelle verticalizzazioni che dovrebbero premiare gli inserimenti degli esterni di attacco;

Parolo 5: primo tempo inconsistente del centrocampista della nazionale italiana. Leggermente meglio nella ripresa quando è tutta la Lazio a salire di tono;

Lulic 5,5: schierato interno di centrocampo il bosniaco non trova praticamente mai gli spazi ed i tempi giusti per sfruttare la sua caratteristica migliore: l’inserimento in profondità. Determinato quando c’è da dare manforte in copertura;

Candreva 6: prestazione altalenante della punta di diamante dello scacchiere tattico di Pioli che comunque, nel complesso, finisce sempre per essere il più pericoloso dei suoi. Una splendida parata di Diego Lopez gli nega la gioia di un gol che forse avrebbe potuto rimettere in discussione il risultato. Fallisce un rigore in chiusura di partita;

Klose 5: Pioli punta sul sicuro ed affida al centravanti neo-campione del Mondo le sorti dell’attacco biancoceleste lasciandolo però da solo a fare a sportellate contro i centrali rossoneri. Il tedesco prova ogni tanto la giocata di sponda, piatto forte di quando gioca con la maglia della nazionale teutonica. Peccato che i compagni di giornata non siano Lahm e Khedira;

Keita 5: se questo deve essere il campionato della definitiva consacrazione, meglio che la giovane promessa getti subito alle spalle la prestazione odierna. Non entra mai veramente in partita e probabilmente anche per questo non viene praticamente mai cercato dai compagni;

Felipe Anderson 6: entra dopo pochi minuti dall’inizio della ripresa ed aggiunge un po’ di verve alla manovra laziale. Sua la giocata che propizia il gol biancoceleste;

Djordjevic 6: la sua fisicità ed il suo costante movimento mandando spesso in affanno la retroguardia rossonera. Decisiva la sua pressione su Alex in occasione dell’autogol del difensore brasiliano. La sua presenza in campo vivacizza notevolmente la manovra che finalmente si fa pericolosa. Probabile che Pioli lo investa presto del ruolo di titolare;

Mauri 6: come spesso capita, ad inizio stagione è ai margini dell’undici titolare salvo poi imporsi alla lunga. Entra a venti minuti dal termine della partita e le sue giocate illuminano e vivacizzano il gioco dei suoi. Nel 4-3-3 la sua collocazione naturale è in mediana. Lulic e Parolo sono avvertiti;

Pioli 5,5: dopo il roboante esordio in Coppa Italia, la prima in campionato lascia decisamente l’amaro in bocca. La Lazio sprofonda in quel di San Siro pagando probabilmente eccessivamente l’inesperienza di De Vrij. Ma pagando anche un primo tempo opaco e probabilmente alcune scelte di formazione. Come, ad esempio, quella di puntare sull’usato sicuro preferendo al dinamismo di Djordjevic la staticità di Klose.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Su questo sito utilizziamo strumenti nostri o di terze parti che memorizzano piccoli file (cookie) sul tuo dispositivo. I cookie sono normalmente usati per permettere al sito di funzionare correttamente (cookie tecnici), per generare statistiche di uso/navigazione (cookie statistici) e per pubblicizzare opportunamente i nostri servizi/prodotti (cookie di profilazione). Possiamo usare direttamente i cookie tecnici, ma hai il diritto di scegliere se abilitare o meno i cookie statistici e di profilazione. Abilitando questi cookie, ci aiuti ad offrirti una esperienza migliore con noi. Cookie policy