Mourinho verso Udinese-Roma: “Il fair play finanziario ci penalizza”

La Roma ha iniziato bene il campionato e José Mourinho vuole la vittoria anche in casa dell’Udinese. Il tecnico ha parlato a Trigoria nella conferenza stampa di vigilia del match. Ecco le sue dichiarazioni:
L’Udinese viene da 2 vittorie di fila. Come procede con gli infortuni? Camara è pronto? Un commento sul ritiro di Serena Williams come uomo di sport?
“Si dice che sportivi come Serena sono eterni. Questa gente non si dimentica. Quella che fatto sul court è indimenticabile, per me anche quando smettono di giocare questi giocatori non smettono mai. Camara non ha i 90 minuti, non ha conoscenza del nostro metodo, pur dimostrando la sua qualità negli allenamenti. Ci aiuterà tanto in futuro. Udine è difficile, una delle partite più difficili. Hanno una squadra che sa giocare, sono furbi e intelligenti e sanno gestire i tempi della partita. Sanno anche come condizionare l’arbitraggio, è una squadra che mi piace e rispetto”.
Gli altri giocatori stanno bene? Il fair play finanziario funziona davvero
“El Shaarawy, Kumbulla, Zaniolo, Darboe e anche Dybala sì. Il fair play finanziario non riguarda solo noi, ma ha un meccanismo che penalizza troppo chi lo vuole fare in modo virtuoso, protegge chi non fa così o le squadre che sono già delle potenze. Mi colpisce che penalizza chi vuole essere grande. Non è un meccanismo di fair play, doveva avere un altro nome. Non c’è fair play tra chi può spendere 300 milioni e chi 30. Come migliorarlo? Io alleno, non perdo tempo in queste cose. Però è duro perchè con qualche milione in più la Roma potrebbe sognare, invece così è molto più difficile. Ovviamente mi piacerebbe averebqui Veretout, un altro difensore centrale e Felix, anche se c’è Belotti. Noi abbiamo questo tipo di condizionamento, però ci divertiamo lo stesso”.
3 trasferte in una settimana: quanto influiscono le coppe?
“Ovviamente è più difficile lavorare sui dettagli, hai poco tempo per allenare. Con una partita alla settimana è una storia completamente diversa. Per fortuna gioco le coppe europee da 20 anni, ma dico che è un bel problema. È stimolante. L’Atalanta giocherà solo una partita prima di affrontare noi, ma sono sicuro che Gasperini avrebbe preferito giocare l’Europa League”.
Ha un valore essere primi in classifica oggi?
“No, sono solo 4 partite. Ad esempio la Sampdoria ha giocato con Atalanta, Lazio e Juventus, 3 partite difficilissime. La Cremonese è stata costretta a giocare fuori casa. È troppo presto. A me non piace il pareggio, ma per come abbiamo giocato con la Juventus è positivo, abbiamo vinto le altre 3. Andiamo avanti partita per partita. Io non piango come altri allenatori, preferisco scherzare. Complimenti al direttore e alla società perché nonostante le limitazioni abbiamo fatto un lavoro fantastico”.
Come gestirà Smalling?
“Non posso gestire, la gestione era di tenerlo fuori col Monza e di non far giocare Kumbulla con l’Udinese. Non ci sono altri, ad esempio domani in panchina avremo Tripi che non è veramente un difensore centrale. Se Cristante arretra non gioca a centrocampo, si può lavorare su Vina e Celik”.
Buon impatto di Celik: la Sua impressione? Le gerarchie cambiano?
“Non ci sono gerarchie con due giocatori bravi per ruolo, c’è tranquillità. L’anno scorso ad esempio non avevamo Zalewski e Spinazzola insieme. Le particolarità diverse mi fanno scegliere i giocatori a seconda della partita, sono tutti bravi”.
Udinese fisica e aggressiva, quanto sarà importante rischiare sotto pressione? Si passerà alla difesa a 4?
“A 4 possiamo andare sempre, come con la Juventus. Bisogna lavorare di più per giocare con moduli diversi. In 10 secondi hai detto tutto sull’Udinese, è una squadra molto difficile. Questo senza dubbio”.