Napoli, il Pagellone del 2011: Top De Sanctis e i 3 tenori, Inler non arriva alla sufficienza. De Laurentiis la star

Napoli 7: Nelle notti europee il Napoli si trasforma. La squadra azzurra è riuscita a passare il turno nel girone di ferro della Champions, mettendosi alle spalle compagini del calibro di Villareal e Manchester City. L’impresa in coppa stride con i punti in campionato, che vedono la squadra di Mazzarri lontana ben 10 punti dalla vetta. Il Napoli da il meglio di se contro le grandi squadre, come dimostrano le vittorie in campionato contro le milanesi. Non si possono trascurare però, i numerosi punti persi con le cosiddette medio-piccole: Parma, Novara, Cagliari, Catania e Chievo. La squadra dovrà trovare le giuste motivazioni anche contro queste formazioni, per cercare  di risalire la china in campionato.

Fonte: Danilo Rossetti

PORTIERI

De Sanctis Morgan 8: Impenetrabile saracinesca a sbarrare la strada della porta azzurra, costretto spesso a ergersi ad “eroe” pur di impedire al pallone di varcare la fatidica linea bianca. Morgan De Sanctiis è ormai senza ombra di dubbio uno dei portieri migliori in Serie A, ed un valore aggiunto per il Napoli, alcune sue memorabili prodezze hanno avuto in più occasioni un valore molto simile ad un gol. IMPENETRABILE.

Rosati Antonio 6: Avere davanti a sé un portiere come Morgan De Sanctis gli ha precluso l’occasione di mettere in mostra il suo talento, tuttavia nelle poche presenze effettuate durante il pre-campionato ha dato dimostrazione di poter garantire una certa sicurezza se mai dovesse servire il suo apporto. AFFIDABILE.

Colombo Roberto S.V.: Il suo apporto non è mai stato necessario, come probabilmente c’era da aspettarsi. Tiene in serbo la sua grande esperienza per casi di estrema necessità. RIPOSATO.

DIFENSORI

Aronica Salvatore 7 : Uno dei “pupilli” di Mazzarri, ha trovato la forma e la continuità per affermarsi come perno della difesa azzurra, nonostante lo scetticismo mostrato da molti ad inizio stagione. Vedergli calcare i campi di grandi squadre europee con la personalità che ha mostrato, è un chiaro viatico per gli ultimi “scettici”. SORPRENDENTE.

Campagnaro Hugo Armando 6,5: Il “Toro” della difesa azzurra, capace di sfoderare delle prestazioni da vero fuoriclasse, alternate tuttavia anche da giornate “no” e da qualche svarione di troppo sul finire del girone di andata. Probabilmente meritevole di una convocazione in Nazionale da parte di Prandelli, non è da escludere che possa tornare utile alla Selection, tuttavia la preoccupazione principale di Campagnaro resta quella di onorare i colori azzurri e nessuno potrebbe mettere in dubbio il notevole impegno che imprime in ogni giocata. INSTANCABILE.

Bristos Miguel Angel S.V.: Era stato acquistato per sostituire Aronica come titolare, ma un lungo infortunio ha inficiato il suo impiego. Probabilmente sarà dura per lui riconquistare il posto alla sinistra di Paolo Cannavaro, occupato così bene da Aronica durante la sua assenza. SOSPESO.

Fonte: Danilo Rossetti

Cannavaro Paolo 7 : Il perno della difesa azzurra, attorno al quale girano le manovre del reparto arretrato. Cannavaro rappresenta la sicurezza, avendo imparato a limare alcuni difettucci di superficialità emersi nelle scorse annate, è divenuto uno dei giocatori indispensabili alla causa azzurra. Da buon capitano lavora molto per tenere unito lo spogliatoio, e con la sua personalità riesce a rivalersi spesso su avversari tecnicamente dotati di grande classe. SICUREZZA.

Fernandez Federico 6,5: Giovane davvero interessante, inizialmente soffre della pressione derivante dall’impiego in “grandi palcoscenici” a lui non congeniali, si riscatta in Champions League siglando due reti contro il Bayern  Monaco che gli hanno trasmesso la giusta fiducia di cui aveva bisogno per non sfigurare negli impegni successivi. UNA PROMESSA PER IL FUTURO.

Fideleff Ignacio David 4,5 : Acquistato al foto-finish per sostituire l’infortunato Britos ed offrire una alternativa in più a Mazzarri per comporre la difesa, il giovane argentino ricade spesso in errori di inesperienza. Appare ancora inadatto ad esibirsi su palcoscenici così impegnativi, e avrebbe bisgno di fare esperienza altrove, senza le pressioni di una piazza esigente come quella napoletana. RIMANDATO.

Grava Gianluca 7 : Impiegato pochissimo, ma rappresenta per i tifosi azzurri un “simbolo”, essendo partito dalla serie C per approdare in Champions, racchiude con la sua grinta la passione del popolo napoletano e l’abnegazione per il lavoro propria dell’”uomo” Gianluca Grava. IMMENSO.

Rinaudo Leandro S.V. : Mai impiegato, ai limiti della rosa azzurra, probabilmente partirà a Gennaio. INUTILE.

Gargano Walter 7: Dato in partenza in estate, il piccolo centrocampista uruguaiano si è ripreso il suo Napoli, anche grazie al fatto di essere stato sgravato da compiti d’impostazione. Il goal al Genoa con tanto di bacio alla maglia lo conferma un capo saldo del gruppo. LEADER.

Fonte: Danilo Rossetti

Inler Gökhan 5,5: Doveva essere il centrocampista del salto di qualità, invece, lo svizzero ha faticato a inserirsi al meglio nel modulo di Mazzarri. Nelle ultime settimane sembra in ripresa, il goal al Villarreal è l’espressione massima della sua prima parte di stagione in azzurro. RIMANDATO.

Dzemaili Blerim 6: Come il suo connazionale all’inizio ha faticato nell’integrarsi al meglio, un infortunio subito non l’ha aiutato. Una volta rientrato nel gruppo ha iniziato a convincere con prestazioni grintose e di qualità, trova anche 2 goal. DIESEL.

Maggio Christian 6,5: Consuma la sua fascia di appartenenza ogni volta che entra in campo. Un moto perpetuo sulla corsia destra è una pedina fondamentale per lo scacchiere di Mazzarri, che lo ha fatto migliorare moltissimo anche in fase difensiva. FRECCIA ROSSA.

Dossena Andrea 6: L’ex Liverpool ha dato sempre il suo contributo quando è stato preferito a Zuniga. Non eccelle e non demerita, riesce sempre ad essere sufficiente senza strafare, peccato che spesso non viene sfruttata la sua capacità di crossare. AFFIDABILE.

Zuniga Camilo 6,5: Il colombiano è ormai diventato uno dei “titolarissimi” di Mazzarri. Gioca bene e con disinvoltura sia a destra sia a sinistra. Spesso si perde in concretezza eccedendo con finte e controfinte. JOLLY.

Donadel Marco N.G.: Infortunatosi in precampionato non ha praticamente mai visto il campo in questa prima parte di stagione. La riabilitazione l’ha fatta lontana da Napoli e per questo si è beccato le critiche dei tifosi azzurri. DESAPARECIDOS.

ATTACCO

Fonte immagine: Danilo Rossetti

Lavezzi  Ivan Ezequiel 7.5: No Pocho no party. Lavezzi è la vera anima di questa squadra. Più volte in questo prima parte di stagione è stato devastante. Uno dei pochi ad assicurare il cambio di passo. Le sue accelerazioni sono fondamentali per garantire sbocchi alla manovra offensiva degli uomini di Mazzarri. Finchè gioca in questo modo, spaccando le difese avversarie e fornendo assist per i compagni, gli si possono perdonare anche gli errori sotto porta. INSOSTITUIBILE.

Cavani Edinson Gomez Roberto 7: Basta affidarsi ai numeri per constatare il rendimento dell’attaccante azzurro. L’uruguaiano ha smentito coloro che lo ritenevano incapace di poter viaggiare ai ritmi goal della scorsa annata: già 13 goal in questa stagione, 9 in campionato e 4 in Champions. Implacabile in area di rigore, quando non gioca la squadra fa fatica a concretizzare la mole di gioco prodotta. Il Matador è il vero finalizzatore della squadra. BOMBER.

Hamsik  Marek 6.5: In notevole ascesa dopo alcune deludenti apparizioni nelle prime partite della stagione. Il suo contributo alla manovra però, è sempre fondamentale. Finora in campionato si è acceso a intermittenza, collezionando comunque 4 assist e 5 reti, che fanno di lui il secondo goleador della rosa dopo Cavani. Decisivo nelle notti di Champions, soprattutto nelle due sfide colVillareal,  punito sia all’andata che al ritorno. CECCHINO.

Pandev Goran 6: Il voto potrebbe essere più alto, ma bisogna tener conto delle imbarazzanti prestazioni nelle prime uscite con la nuova maglia, dovute senza dubbio alla scarsa condizione fisica. Quando ha cominciato a correre ha mostrato tutto il suo valore, riuscendo nella ardua impresa di non far rimpiangere i titolari. Il punto più alto raggiunto finora, è rappresentato dalla strepitosa doppietta alla Juventus. Forse Mazzarri ha davvero trovato il quarto tenore. DODICESIMO.

Mascara Giuseppe 6: Peppino non ha tradito le attese nelle poche volte in cui è stato chiamato in causa. Nonostante lo scarso minutaggio infatti, è riuscito a segnare un goal contro il Parma, e a dare un contributo decisivo nella vittoria di Milano contro l’Inter, bagnando la sua prestazione con l’assist a Maggio. ARRUOLABILE.

Santana Mario Alberto 5: L’argentino ha decisamente disatteso le aspettative. Doveva essere uno dei rimpiazzi a livello dei titolari, è finito nel dimenticatoio. Nelle occasioni in cui il Mister gli ha dato fiducia, non l’ha mai ripagata. Protagonista di prestazioni sottotono, è apparso costantemente fuori forma. Unica nota positiva, il tiro su cui è arrivato il pareggio di Cavani allo scadere contro l’Atalanta. Se non si da una mossa, vedrà il campo solo dalla panchina. FIASCO.

Chavez  Cristian S.V.: Non si può giudicare un giocatore impiegato solo per pochi minuti, anche se giocati contro l’Inter. Intanto i tifosi se lo ricordano solo per un tunnel su un certo Lucio…

Lucarelli Cristiano S.V.: Vedi Chavez. Ingiudicabile.

ALLENATORE

Mazzarri Walter 6,5: Voto che è la giusta media fra l’8 della Champions e il 5 del Campionato. Nella Champions il tecnico è stato impeccabile conquistando una qualificazione insperata per tutti, facendo praticare un calcio spettacolare e piacevole alla sua squadra. Discorso diverso merita il campionato. Alcuni turnover massicci (vedi Chievo e Catania), il suo essere monotematico nell’impostazione delle partite contro le “piccole” hanno fatto perdere punti alla sua squadra. DOTTOR JEKYLL E MISTER HYDE.

STAFF

Bigon Riccardo 7: Il voto è più alto di un punto per aver acquistato a fine anno il promettente Edu Vargas. Manca un vero vice Cavani. Da rivedere gli acquisti di Santana, Chavez e Fideleff. Azzeccati gli acquisti di Fernandez e Dzemaili. Aspettiamo di vedere il vero Inler e Britos per un voto più veritiero. PROMOSSO CON RISERVA.

De Laurentiis Aurelio 9: Potrà essere antipatico, fuori dalle righe ma è lui il vero artefice del successo Napoli. In soli 7 anni ha portato i partenopei dalla serie C agli ottavi di Champions grazie alla sua programmazione. Ha il merito di avere una società sempre con il bilancio in attivo. Non da meno il fatto di non aver mai ceduto i suoi top player. Per il 10 in pagella manca solo lo stadio di proprietà. EROE.

Pagelle a cura di Raimondo Castaldo (voto generale e attacco) , Nicola Mirone (difesa) e Marco Di Maro (centrocampo, allenatore e staff).

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