Napoli, non cresci mai. Al San Paolo finisce 0-0 contro la Sampdoria

Il Napoli non cresce mai. Quando si tratta di sfruttare i passi falsi altrui, spesso gli azzurri non riescono ad approfittarne. A Fuorigrotta, si conclude 0-0 tra Napoli e Sampdoria.

Dopo soli 90 secondi la Samp fa subito capire di non voler fare da vittima sacrificale per la rincorsa al titolo degli azzurri, grazie ad una combinazione Icardi-Sansone, la difesa rimedia a fatica. Sbandamento iniziale a parte, il Napoli è subito vivo. Insigne ci prova dopo sei minuti dalla distanza, Romero c’è. Cinque minuti più tardi sono ancora i padroni di casa a rendersi pericolosi con un tiro di Hamsik che diventa involontariamente un assist per il Matador; Cavani non riesce a trovare il guizzo vincente e Romero blocca. Un minuto più tardi, è sempre Cavani ad avere la prima occasione nitida. Insigne vince un rimpallo e serve il numero 7 azzurro, il cui sinistro però è troppo debole per impensierire l’estremo difensore blucerchiato. Il Napoli gioca. I primi venti minuti sono un monologo partenopeo. La velocità di Insigne mette in crisi la retroguardia ospite, costringendo soprattutto De Silvestri a rimanere bloccato nella linea difensiva.

Al 20′ la Sampdoria si scuote; buona giocata di Poli che confeziona un pallone d’oro per De Silvestri. Il destro del terzino ex Lazio viene neutralizzato con qualche affanno da De Sanctis. Dopo lo splendido avvio, il Napoli arretra il proprio baricentro. La Doria invece, esce dal guscio, cominciando a macinare gioco, complice anche i numerosi errori in fase di impostazione della compagine azzurra. Trentaduesimo minuto, è nuovamente Sansone, il migliore dei suoi, a pungere con una gran rasoiata di sinistro: tempestiva la risposta del pirata Morgan. Sul calcio d’angolo successivo, De Sanctis non è altrettanto efficace e c’è bisogno di un salvataggio di Behrami sulla linea per salvare il risultato. I padroni di casa chiudono in crescendo, riprendendosi dagli errori della mezz’ora, tuttavia senza impegnare Romero; anzi, l’ultimo squillo è ancora dell’indiavolato Sansone, ma il suo tentativo dopo un dribbling su Inler, viene parato senza patemi da De Sanctis.

Ripresa che parte col brivido per i tifosi di Fuorigrotta: Icardi supera Britos in area di rigore e ci vuole solo un super intervento di Behrami per fermare l’inziativa del golden baby doriano. Il leitmotiv degli uomini di Mazzarri è quello della parte centrale della prima frazione: azzurri confusionari e troppi tocchi sbagliati nella costruzione dell’azione. Al 57′ Armero cerca di suonare la carica per i suoi con un’incursione dalla sinistra; il tiro del colombiano attraversa tutta l’area di rigore e finisce fuori. Una manciata di minuti più tardi Insigne cerca la conclusione da fuori, Romero respinge in bagher. Allo scoccare dell’ora di gioco, Mazzarri inserisce Pandev e Zuniga per Britos-Armero aumentando il peso offensivo. Il Napoli attacca in maniera disordinata, con la forza della disperazione. A venti minuti dalla fine Campagnaro di testa su suggerimento di Hamsik tenta di sorprendere la retroguardia blucerchiata, Romero rimedia. Al 74′ il San Paolo trattiene il respiro. Pandev imbecca Hamsik con una palla magica: sul tiro di Marekiaro, Romero devia sul palo e poi blocca il pallone, tra lo sconforto dei tifosi. I padroni di casa caricano a testa bassa. Cerca la gloria anche Paolo Cannavaro, peccato che il suo sinistro finisca alto. L’ultima occasione azzurra è di Cavani che non riesce a sfruttare la palla di Mesto, infatti il suo tocco ravvicinato finisce a lato. Non c’è niente da fare. I tentativi partenopei non portano a nulla. Nei cinque minuti di recupero è addirittura Eder ad avvicinarsi al goal della vittoria.

Termina a reti inviolate al San Paolo. La squadra di Mazzarri rosicchia un punto alla Juventus dopo una prestazione opaca, abbandonando lo stadio tra i fischi del pubblico. I blucerchiati strappano un punto su un campo difficile, il cui terreno di gioco però è davvero impresentabile. Occasione sprecata Napoli.

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