Napoli-Peñarol 1-1: le pagelle di Soccermagazine

Non male la prima uscita stagionale del Napoli, che di fronte al pubblico amico del San Paolo ospita gli uruguayani del Peñarol, il club più titolato del Sudamerica, nonchè finalista all’ultima Coppa Libertadores.

Fonte immagine: Danilo Rossetti
Gli azzurri partono bene, palesando tuttavia alcuni limiti fisici, dovuti perlopiù al ritardo di condizione nei confronti degli avversari, già nella fase intermedia del loro campionato. I nuovi acquisti dei partenopei si fanno subito ben vedere: Inler è preciso e quasi meticoloso nel dettare i tempi della manovra, mentre in difesa Fernandez manifesta una disinvoltura di pochi, per chi si è appena gettato nel calcio europeo. Dopo qualche occasione sciupata nel primo tempo, in particolare da Mascara e Lucarelli, è Hamsik a siglare il vantaggio dei padroni di casa, a 5 minuti dall’inizio della ripresa, su assist dello stesso Mascara. Il Napoli non fatica troppo a controllare la partita, e lo slovacco spreca inoltre malamente una ghiotta occasione per il raddoppio a tu per tu con il portiere Carini. Gli azzurri subiscono quindi una beffa letale nel finale, quando Maximiliano Perez supera in velocità Fernandez e buca De Sanctis, fissando il punteggio sull’1-1.
I due minuti di recupero restanti non sono sufficienti agli uomini di Mazzarri per impensierire ancora il Peñarol. Il match si conclude così con il risultato di parità, che sembra soddisfare entrambe le formazioni.

LE PAGELLE DEL NAPOLI

De Sanctis, 6: Poco impegnato, guida bene la difesa. Sfortunato nell’intervento su Maximiliano Perez nel finale.

Fernandez, 6,5: Dimostra subito grande freddezza e personalità, mista ad un’ottima mobilità nonostante la stazza. Prova impeccabile, se non fosse per l’errore all’89° che costa il goal del pareggio del Peñarol.

Cannavaro, 6: Garanzia in area di rigore, è attento e come al solito (31’st Rinaudo, s.v.)

Ruiz, 6-: Deciso in fase difensiva, ma non sempre preciso. Può migliorare (dal 21’st Aronica, s.v.).

Maggio, 7: Nella corsia destra si procede a senso unico. Al contrario di quanto accaduto l’anno scorso, il giocatore della nazionale è apparso subito in forma. Scattante e propositivo, Maggio è già calato nella realtà del campionato.

Inler, 6,5: Leone (chissà perchè?) del centrocampo, è spesso autore delle manovre che aprono il gioco. E’ l’elemento che mancava alla formazione di Mazzarri per alzarne il tasso qualitativo (31’st Cigarini, s.v.).

Dzemaili 5,5: Non riesce a costruire gioco come il compagno svizzero e talvolta è anche impacciato. Il suo apporto fisico è comunque importante (dal 17’st Donadel, 6: Un pò confusionario, sbaglia il primo lancio ma poi si riprende e svolge il compitino a centrocampo).

Dossena, 6-: Due buoni cross ed un assist importante per Maggio, ma la fase difensiva è da rivedere.

Hamsik, 6,5: E’ colui che accende la lampadina del Napoli, benchè non sia ancora in condizione smagliante. Pesante il goal del raddoppio divorato nella ripresa (31’st Bogliacino, s.v.).

Mascara 6,5: Molto vivace ed abile nei lanci, si fa trovare sempre a disposizione (dal 17’st Santana, 6: Entra lui e gli azzurri cominciano a ballare un pò di tango argentino. In alcuni casi le sue movenze ricordano persino quelle di Lavezzi. Dinamico.).

Lucarelli 6: Un pò lento, ma la sua presenza si fa comunque sentire, soprattutto nel primo tempo. La sua abilità sulle palle alte servirà al Napoli in futuro; d’altronde, il livornese è stato richiamato all’ombra del Vesuvio proprio per questo (35’st Dezi, s.v.).

Mazzarri, 6: Il suo Napoli sta a poco a poco prendendo piede. Gli innesti di Inler e Fernandez si sono rivelati sicuramente non indifferenti. La forma è ancora da definire, certo, ma la sostanza c’è tutta. Ci sono i presupposti per fare bene.

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