Odiati perchè vincenti? La Juventus di Antonio Conte

In Italia c’è questo brutto vizio: odiare chi vince. L’odio purtroppo, come nel caso della Juventus e di Antonio Conte, è spesso vero e tangibile sia nelle parole che nei fatti, il più delle volte da censurare.

Antonio Conte Foto di ViolaChannel.tv
Antonio Conte
Foto di ViolaChannel.tv

Nello sport di oggi si dovrebbe ammirare chi in un certo periodo fa cose sensazionali e porta, o meglio riporta, una squadra dal nulla a essere la nuova regina d’Italia. La riconoscenza però rasenta lo zero. Nel mondo del calcio nostrano difficilmente i tifosi riconosco con lealtà e sportività la forza di un avversario anzi, succede l’inverso. Quando una squadra o un allenatore vincono entrano di diritto nell’occhio del ciclone. Per la stampa ogni dichiarazione è buona per essere storpiata e interpretata nel modo più fazioso possibile. Per i tifosi dell’altra fazione ogni gesto è buono per essere frainteso e utilizzato come stimolatore d’odio vero e proprio. L’esempio più eclatante e recente è quello di Antonio Conte che, dopo aver vinto con la Juventus sul difficile campo di Bologna, ha dovuto sorbirsi delle ingiuste critiche reo di aver esultato in modo troppo vistoso. La colpa è quella di mancare di rispetto ai tifosi sconfitti. Cosa dire allora di tutti i tifosi e di tutte le accoglienze che vengono riservate alla Juventus quando è ospite in un qualsiasi stadio d’Italia? In questo caso tutto passa inosservato e la parola rispetto non esiste più. Tutto questo discorso serve a elogiare Antonio Conte, allenatore che con una rosa all’apparenza normale, è riuscito a scucire il tricolore dal petto del Milan e a riportarlo a Torino. Quello che ha impressionato è il modo con cui il mister bianconero è riuscito a vincere: non tanto la storia dell’imbattibilità ma quella del gioco espresso. La Juventus è stata riforgiata da capo a piedi e adesso è un orchestra guidata da Andrea Pirlo, giocatore ceduto dal Milan che ha trovato una seconda giovinezza in quel di Vinovo. Il resto è storia recente. Anche in questa stagione i bianconeri si candidano a riconfermarsi campioni a meno di crolli clamorosi. Il gruppo è rodato e il 3-5-2 va che è una meraviglia per la frustrazione degli avversari. La vicenda Conte assomiglia un po’ quella di Mourinho ai tempi dell’Inter: anche il portoghese è stato oggetto di critica pesante di tutto il pubblico sportivo italiano proprio per la capacità di vincere. Se si considera questo aspetto, Conte è sulla strada giusta con la differenza che Mou aveva a disposizione una squadra ben più pompata di quella che si è ritrovata fra le mani l’ex giocatore della Juventus che dal niente ha modellato un undici affamato e vincente. Chiaramente ognuno ha i suoi gusti e una squadra, un allenatore, un giocatore possono restare anche antipatici ma esiste un certo limite di civiltà che non dovrebbe essere superato.

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