Parma, Lila pensa al futuro: “Ho un contratto fino al 2018, ma…”
Il Parma chiude finalmente una stagione veramente da cancellare. La società emiliana è retrocessa nel finale di campionato dopo 7 punti di penalizzazione e un fallimento alle porte. Incerto il futuro del club: se nessuno dovesse acquistarlo, i gialloblu finirebbero direttamente in Serie D ripartendo dalla lega dilettanti.
Una nota positiva arriva dal difensore albanese Lila. Il classe ’86 è stato acquistato durante il mercato di gennaio e si è messo subito in mostra con grandi prestazioni e goal importanti. Ecco le sue parole, sulla situazione societaria del Parma durante i primi 6 mesi del nuovo anno, rilasciate a Parmalive: “In Emilia è scoppiato un vero e proprio caos, ma tutti hanno dato il loro contributo, nessuno si è tirato indietro. Nemmeno i tifosi, che si sono dimostrati davvero fantastici: ci hanno sostenuti sempre, anche se per loro era dura digerire ciò che stava accadendo. Spiace vedere in questa situazione un club prestigioso, con storia e valori, come il Parma“.
Prosegue sull’analisi della sua stagione in gialloblu. Il difensore è sceso in campo 13 volte andando a segno in due diverse occasioni: la prima rete contro il Sassuolo nella sonora sconfitta per 4-1, la seconda importante per il pareggio a San Siro contro l’Inter per 1-1. Ecco le sue impressioni: “La mia stagione? Mi sono subito ambientato molto bene, e per questo devo ringraziare mister Donadoni, che è un gran professionista e un uomo straordinario“.
Infine una parola anche sul futuro nonostante abbia un contratto che lo leghi al Parma fino al 2018: “Il mio futuro? Ho un contratto col Parma fino al 2018. Se qualcuno dovesse comprare il club, potrei ricominciare dalla Serie B. Tanti giocatori importanti, però, potrebbero cambiare maglia. Sono diverse le squadre interessate a me: se il Parma si salvasse, queste dovrebbero pagare per acquisire il mio cartellino. Se invece il Parma ripartisse dalla D, mi libererei e sarei disponibile sul mercato a zero euro. E’ ancora presto per discutere del mio futuro, ma ho parlato con alcune squadre di A. Il campionato italiano? E’ molto tattico, richiede una preparazione adeguata“.