Roma, Florenzi: “Di Bartolomei è un esempio. Io capitano? C’è prima De Rossi…”

DAL NOSTRO INVIATO RICCARDO COTUMACCIO – Nel cuore di Roma, a due passi da Via del Corso, Luca, figlio di Agostino e Marisa, presenta “Il Manuale del Calcio”, raccolta di appunti e bozze del capitano di Liedholm, del secondo scudetto e di quella Roma che aveva incantato l’Italia e l’Europa intera: Agostino di Bartolomei. Insieme a Luca, primo di due figli, presenti in sala Veltroni, Bartoletti e, soprattutto, Alessandro Florenzi, giovane protagonista della Roma di Zeman.

Fonte immagine: Riccardo Cotumaccio

È Veltroni, tifoso della Signora ma amico di Luca e Ago, ad aprire il dibattito: “Allo stadio, da giovane, ricordo con emozione Agostino avvicinarsi al pallone per la punizione, con uno stadio intero ad incitarlo sempre e comunque. In lui – aggiunge – c’era un mondo più grande di quello legato alla quotidianità del calcio. Era molto riservato, con interessi che andavano ben al di la del calcio. Era un numero dieci, ruolo in cui l’intelligenza e la fantasia è d’obbligo. In quello, lui era il migliore“. Poi, a prender parola è Alessandro Florenzi: “Su Ago c’è poco da dire. Dai racconti dei miei genitori dava sempre il tutto per tutto nel calcio con umiltà. Le sue idee, seppur degli anni ’80, sono valide ancor oggi. La sua era una visione futurista del calcio. Personalmente – aggiunge – devo cercare di imparare da persone che hanno fatto bene al calcio, e lui è una di queste. So quanto contava Ago per i tifosi della Roma, per questo voglio percorrere la sua stessa strada con la maglia della Roma“. Poi, dal pubblico, una domanda sul suo futuro, eventualmente da capitano: Davanti a me ho De Rossi, ‘Capitan Futuro’, lui mette l’anima in campo. Dà tutto, è una grande persona e un grande giocatore. Spero che resti a lungo della Roma e che mi faccia fare il salto di qualità per diventare come lui. Sul capitano di oggi, Francesco, c’è poco da dire: unico ed inimitabile. A chiudere l’incontro è Marino Bartoletti – noto giornalista sportivo -, autore di una breve prefazione intitolata “La Voce del Silenzio”. Oltre al valore umano e sociale che l’iniziativa di Luca Di Bartolomei ricopre in un calcio antisportivo come quello odierno, “Il Manuale del Calcio” è anzitutto un’opera dall’innato senso civico e dai valori che oggi, qualsiasi atleta, dovrebbe incarnare. Agostino di Bartolomei non è più solo sinonimo di dolore o di sconfitta, Agostino di Bartolomei, e non da oggi, è sinonimo di educazione e sportività.

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