Sampdoria: Delio Rossi in conferenza stampa e poi partenza per Udine

Mancano quattro partite alla fine del campionato e qualche punto per la salvezza matematica. Delio Rossi, in conferenza stampa, non vuol sentire parlare né di mancanza di stimoli né di timori.

Fonte: Laura Rossetti
Fonte: Laura Rossetti

“Con la Fiorentina siamo stati in partita sino al goal. Forse, anche al massimo, non avremmo fatto meglio perché alla lunga i valori vengono fuori. Con le squadre della nostra portata riusciamo a fare bene, come è accaduto a Bologna”.

Una Sampdoria che affronterà l’Udinese senza tanti titolari.
“Ci sono questi momenti in un campionato, abbiamo pagato la rincorsa. In questa posizione siamo artefici del nostro destino, ed è proprio in questi momenti che c’è bisogno di tutti”.

Come si caricano i giocatori sin qui poco utilizzati?
“Stiamo parlano di giocatori che si sono sempre allenati. Giocare nella Samp, in serie A davanti ai propri tifosi, non credo ci sia bisogno di dover caricare nessuno. E comunque c’è un’altra cosa che tengo a ricordare: ci dobbiamo meritare ancora tutti la riconferma”.

Arrivati a questo punto è subentrata un po’ di paura?
“No, paura penso di no, però quello che prima ti riusciva con facilità, ora ti mette un po’ in difficoltà. È qui che si vedranno gli uomini”.

In una sua dichiarazione aveva usato la metafora del “dover tornare a sporcarsi le mani”: come ha lavorato la squadra?
“In tutto l’ambiente, sino a quindici giorni fa, si parlava di stadio, di futuro, oggi si parla di presente. Ci vuole sempre una via di mezzo. Quando fa bene, fa bene tutta la squadra, ora siamo tutti insieme ad andare male e tutti insieme ne dobbiamo uscire”.

Il presidente si è dimostrato presente.
“Io penso che le società e gli ambienti di una certa serietà si vedano in questi momenti. La società ci è vicina e questo rende tutto più semplice”.

Palombo e Gastaldello anche se indisponibili verranno con voi in trasferta.
“Ci sono giocatori che hanno valenza in campo e fuori ed è giusto siano con noi. Sono uomini di esperienza e molto carismatici, sarà importante averli vicini”.

Costa non è riuscito a recuperare?
“Costa è leggermente più indietro, negli infortuni c’è anche un discorso individuale; c’è chi gioca con una gamba sola, chi neppure con due. Lui ha una cicatrice e ha preferito non rischiare”.

Pensa che la pressione di queste ultime gare possa nuocere?
“Questa squadra sotto pressione ha sempre fatto bene. Forse è proprio ciò che ci vuole. È una situazione che ci permette di proseguire con una certa tranquillità perché sono gli altri a dover inseguire”.

È una sorta di punizione il ritiro anticipato?
“Il ritiro non è mai una punizione. Il ritiro anticipato è motivato dal tipo di trasferta che risulta piu lontana di tante altre. Poi avremo più partite in pochi giorni e noi non siamo abituati a giocare così spesso; per questo abbiamo scelto di stare insieme”.

Piana è stato aggregato alla squadra.
“Comincia a respirare l’aria della prima squadra ma non diamogli troppa responsabilità”.

Abbiamo constatato un po’ di nervosismo sia in partita che in allenamento.
“Io mi preoccupo quando ho a che fare con delle educande. Un pizzico di sana tensione ci vuole, basta che non si vada fuori dalle righe”.

Un parere su Di Natale e l’Udinese.
“Questo ragazzo ha fatto la storia dell’ Udinese, merita tutta la stima. I friulani hanno un mister, Guidolin, che definisco un maestro; ogni anno con una squadra diversa riesce a fare sempre molto bene. L’Udinese dovrebbe essere un esempio nel calcio italiano. Hanno una gran capacità: di scegliere e aspettare giocatori che poi diventano importanti”.

La sfortuna della Samp è di trovare in questo campionato tutte squadre motivate.
“Tutte le squadre hanno qualcosa da chiedere al campionato, se giochi in questa categoria affronti sempre squadre motivate; se vuoi la bicicletta devi poi pedalare”.

Teme l’approccio in una partita così importante di chi non gioca mai?
“Non stiamo parlando di bambini. Devono fare una partita non vanno in guerra. Siamo pagati per affrontare anche queste sfide, possono incontrare difficoltà sul ritmo ma l’adrenalina deve essere al massimo”.

Forse si è riscontrato nelle ultime gare un calo fisico. I giocatori della Fiorentina correvano di più.
“Correvano meglio, che è diverso. Non penso sia un problema fisico, non dimentichiamoci che è comunque sempre la testa a comandare tutto”.

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