Seriea A: Roma-Hellas Verona 0-3, capolavoro di Pjanic, primo squillo di Ljajic.

La Roma per la sua prima in casa (con la Sud a porte chiuse) affronta l’Hellas Verona di Mandorlini, l’ultima volta fu nel 2002 quando la Roma Campione d’Italia rimontò vincendo 3-2. Rudi Garcia opta come sempre per un 4-3-3, difesa confermata e debutto per Strootman e Gervinho che la spunta all’ultimo su Ljajic. Modulo speculare per l’Hellas con Halfredsson in mezzo al campo e Cacciatore al posto dell’indisponibile Albertazzi dal primo minuto.

Miralem Pjanic, Fonte: Alessandro Losito
Miralem Pjanic, Fonte: Alessandro Losito

Roma che parte subito forte mettendo dietro il Verona, dopo nemmeno 5 minuti Roma vicinissima al gol. Palla verticale dai 40 metri di De Rossi per l’ottimo taglio di Florenzi che al volo d’esterno destro batte Rafael ma la palla esce di un soffio. Si accende poi Gervinho che cerca lo spunto personale e il cross sul quale non arriva nessuno. Hellas che si affida ai lanci lunghi su Toni e sui contropiedi sulla fascia sinistra, complice un Martinho molto diligente tatticamente che blocca Maicon. Roma che cerca l’invenzione da lontano con De Rossi e Pjanic che vengono fermati da un provvidenziale Rafael. Roma che continua a crescere e cerca di seguire le richieste di Garcia, possesso palla veloce. Verona tatticamente messo perfetto in campo e che concede quasi solo tiri da fuori, ci prova la Roma con l’estro di Totti e Pjanic a creare varchi.

 

Ancora una volta è Rafael a salvare tutto su un destro velenoso rasoterra di Totti su punizione. Verona che continua a spingere in ripartenza ma Benatia e Castan non mollano un centimetro facendo sempre da muro. Ci prova varie volte Strootman a sbloccare il risultato con inserimenti perfetti e suggerimenti dei compagni (e di un redivivo Gervinho nei ultimi 5 minuti). Unico dubbio per un contatto in area di rigore fra Castan e Toni dove l’arbitro lascia proseguire, senza però troppe proteste della squadra ospite. Si conclude così il primo tempo.

 

Il secondo tempo inizia con una Roma arrembante che vuole subito trovare il gol e chiuderla. Ci va vicino con un ottimo inserimento Florenzi, che lascerà poco dopo il campo per il debutto di Ljajic. La Roma decide di accelerare e trova un gol grazie a Maicon.

Azione manovrata con Totti che serve il terzino brasiliano, cross in mezzo e deviazione dello sfortunato Cacciatore per l’autogol. Maicon viene acclamato dai suoi tifosi ma la Roma non si ferma, come nemmeno il terzino che andrà di nuovo al tiro dopo una bella triangolazione in area di rigore. Poco dopo arriva un capolavoro di Miralem Pjanic, dai 25 metri stop e cucchiaio con la pala che rimbalza. Rafael può solo guardare e lo stesso Mandorlini non può che applaudire un gol da vedere e rivedere del fantasista classe 1990 della Roma.

 

Maicon, Fonte: Alessandro Losito
Maicon, Fonte: Alessandro Losito

La partita non sembra rallentare con Gervinho che lanciato da Pjanic si invola verso porta e ancora una volta Rafael ci mette la mano. Ci pensa poi Adem Ljajic che si presenta alla grande alla Roma. Prende palla, percussione e tiro secco sul primo palo da fuori area. Un gol che fa subito impazzire l’Olimpico.

 

Verona impotente di fronte alla Roma che poi inizia a gestire palla, Mandorlini inserisce Juanito e Sala al posto di Janckovic e Donati ma la musica non cambia. Gervinho si fa trovare bene in area di rigore ma tira troppo addosso a Rafael, per distacco il migliore dei suoi, che respinge.

È poi sfortunatissimo il Verona che alla mezz’ora del secondo tempo coglie una traversa incredibile con un sinistro violentissimo all’incrocio dei pali del numero 10 Emil Hallfredsson. La Roma cede fisicamente e il Verona tenta una timida reazione facendo più possesso palla e cercando il gol con Juanito. Il Verona su calcio d’angolo sfiora ancora una volta il gol della bandiera con Cacia ma Strootman ci mette un piede sulla linea di porta.

 

La partita non regala altre emozioni, la Roma vola a punteggio pieno, Verona impotente ma con poco da recriminare, di fronte aveva una Roma in palla.

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