Torino, la carica di Ventura: “Siamo migliorati, il nostro obiettivo è l’Europa League”

Giampiero Ventura, tecnico del Torino dal 2011, non nasconde un certo entusiasmo per la nuova stagione ormai alle porte.

Giampiero Ventura. Fonte: violachannel.tv
Giampiero Ventura. Fonte: violachannel.tv

L’allenatore, armato di buoni propositi, ha già in mente i traguardi per il prossimo campionato: “Il nostro obiettivo è far sì che la qualificazione all’Europa League non sia il frutto della casualità, bensì una regola, una piacevole abitudine. Abel Hernandez? Non so se ci sia un’effettiva trattativa. La campagna acquisti è stata effettuata per un buon 95%. Numericamente manca un attaccante: non conta il nome, serve un giocatore umile e disponibile”. Ventura è convinto delle potenzialità della squadra, facendo della continuità la propria forza :“Siamo sicuramente migliorati, abbiamo ampi margini di crescita. Se è il Torino più forte che io abbia mai allenato lo scopriremo a ottobre-novembre: all’inizio di ogni stagione c’è qualche perplessità, come l’anno scorso, dopo le cessioni di Cerci e Immobile. Quando arrivai uno degli appunti mossi al club fu che la squadra era composta per la maggior parte da giocatori in prestito, senza un futuro. Adesso è il contrario: guardate cosa è successo con Benassi. Non dico che siamo diventati grandi, ma siamo sulla buona strada per diventarlo e in rosa abbiamo giocatori che possono diventare i futuri Darmian, Immobile e Cerci”. Commenta poi l’ultimo acquisto granata, il giovane centrocampista Daniele Baselli: “È un giocatore che deve dimostrare dove e come può rendere al massimo. È una questione di testa e di volontà: ha delle potenzialità notevoli, starà a lui confermarle sul campo. Adesso è una mezzala, vedremo se potrà giocare davanti alla difesa. L’esempio per tutti è Darmian: se Van Gaal ha detto che a livello di nozioni Matteo è davanti a tutti i compagni significa che abbiamo lavorato bene”. All’ultima domanda su chi vincerà il campionato quest’anno, il tecnico risponde così: “Ci sono novità notevoli rispetto a un anno fa. Il Napoli ha cambiato allenatore: può esplodere oppure no. La Fiorentina si è affidata a un allenatore alla prima esperienza in Italia. La stessa Juventus ha cambiato molto, prendendo ma anche perdendo giocatori importanti. È un campionato aperto a qualsiasi soluzione.

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