Iachini e la banda dei “ritrovati”

Uno dei tanti impegni di cui un allenatore è incaricato è quello di rilanciare alcuni giocatori, reduci di un’annata deludente e priva di reti.

L’allenatore preso in considerazione possiede il nome di Beppe Iachini, arrivato a Genova verso metà stagione, che è riuscito nell’impresa di far arrivare la Samp ad una sola lunghezza dal sesto posto, che nel linguaggio della Serie A significherebbe playoff; sebbene la strada sia ancora lunga, la squadra è decisamente cambiata: l’atteggiamento in campo non è quello tenuto con Atzori, la grinta prima mancava e ora si vede, i punti come per magia si notano sulla classifica e la serie interminabile di pareggi magicamente è scomparsa. Ciò di conseguenza è il frutto del lavoro del tecnico ascolano, il quale, oltre alle qualità aggiunte alla squadra elencate prima, ha scoperto giocatori dei quali non si sapeva nemmeno l’esistenza: il nome più di moda del momento è Jonhatan Rossini, difensore svizzero, che ha trovato il posto da titolare e se lo tiene stretto date le buone prestazioni di queste ultime gare; altro nome è Gaetano Berardi, che, con Juan Antonio, a Brescia erano definiti “bidoni” dai tifosi, i quali non vedevano l’ora di toglierseli dai piedi; in testa alla classifica sono presenti Gianni Munari e  il ritrovato bomber Graziano Pellè, con il primo che forma a centrocampo una catena invalicabile e che dona la sua anima alla squadra per 90 minuti interi, mentre il secondo è riuscito a totalizzare 4 reti con solamente due presenze, roba da record, nonostante le due squadre fossero Cittadella e Nocerina. Coloro che hanno perso visibilità sono invece Pasquale Foggia, ormai da tempo tenuto in panchina come se l’avesse già prenotata, e Cristian Bertani, il quale non riesce più a giocare una partita da titolare dopo l’arrivo di Eder e lo scandalo del calcioscommesse nel quale vi è finito tramite partite comprate quando ancora militava nel Novara, quindi si parla della stagione passata.