Inter-Milan 0-1, le pagelle rossonere: buio totale, altra sconfitta nel derby

Il Milan continua nel suo periodo nero ed esce sconfitto anche dal derby dopo un primo tempo ai limiti dell’imbarazzante e con l’ennesimo gol subito da palla inattiva. Prestazione incolore praticamente per tutta la squadra, ma il primo a finire sul banco degli imputati è nuovamente Pioli che opta per una squadra votata solo alla difensiva e priva di Leao. Di seguito le pagelle dei rossoneri:

fonte: www.bolognafc.it

Tatarusanu 6,5: l’uomo più criticato è paradossalmente il migliore stasera. Compie una grande parata su Lautaro dopo 5 minuti, altrimenti sarebbe potuta andare peggio di quanto non sia andata. Sul gol subito stavolta non può nulla.

Kalulu 5,5: cerca di adattarsi in fretta a una nuova posizione, ma nei primi minuti va in affanno anche lui per via dei movimenti di Dzeko e Lautaro. Meglio nel secondo tempo, ma è anche lui lontano dagli standard a cui aveva abituato.

Kjaer 5: sembra che l’infortunio dell’anno scorso abbia lasciato gravi scorie al danese e purtroppo l’esperienza non può arrivare dappertutto. E’ lui il maggior responsabile in occasione del gol subito (dall’84’ Rebic: S.V.).

Gabbia 6: anche per lui inizio difficile, ma poi nel complesso risulta il meno peggio tra i tre dietro (Thiaw 6: entra per fare a sportellate con Lukaku e non se la cava male. Si perde Lautaro che lo porta a scuola in occasione del gol che per sua fortuna viene poi annullato per fuorigioco millimetrico).

Calabria 5: dalla sua parte vengono giù forte e in tanti, Messias non lo aiuta e quindi va in difficoltà anche lui. L’unico suo ricordo in fase offensiva è un cross che finisce in tribuna (Saelemaekers 5,5: entra nel momento meno peggio dei suoi, ma non riesce a incidere con le sue caratteristiche).

Messias 4: è la mossa a sorpresa di Pioli, ma si rivela un flop totale. Cambia la posizione, ma non cambia il suo apporto alla causa, ovvero nullo (dal 46′ B. Diaz 6: entra a inizio ripresa e prova a dare un po’ di brio alla manovra. Non combina granché, ma almeno ci prova).

Krunic 5: vederlo perno centrale nei tre di centrocampo credo abbia sorpreso anche lui stesso. Il risultato è quello più logico, ovvero confusione e manovra ingolfata. Almeno in fase di interdizione torna utile.

Tonali 5: un suo colpo di testa sconclusionato senza pressione a inizio secondo tempo è l’immagine simbolo dello stato di difficoltà che sta attraversando tutta la squadra. Viene un po’ fuori con il passare dei minuti, ma è lontano parente del giocatore di inizio stagione.

T. Hernandez 4,5: il treno francese sembra essere diventata la macchinina dei Flintsones. Nel primo tempo sbaglia tutti i passaggi, anche banali, e il suo atteggiamento è da censurare. Anche lui è entrato in un loop negativo difficilmente spiegabile.

Giroud 4,5: se nel primo tempo è scusato dal fatto che si giochi solo nella metà campo difensiva, nel secondo non ha alibi. Ha sul piede l’unica palla buona per il pari, ma sbaglia clamorosamente lo stop.

Origi 5: sarebbe un attaccante, ma passa i suoi minuti in campo a fare il marcatore a uomo su Calhanoglu. Quando poi gli capita di avere palla tra i piedi prova a combinare qualcosa, ma senza alcun risultato (dal 54′ R. Leao 5,5: la sua seconda panchina consecutiva è la notizia di serata. Quando entra prova a interpretare con fatica un ruolo non prettamente suo, ma ha il merito di mettere Giroud davanti alla porta prima che il francese getti tutto alle ortiche).

All. Pioli 4: finalmente si decide a cambiare, ma lo fa in maniera esagerata e scellerata: Leao in panchina, difesa a tre, Krunic vertice basso di centrocampo, Messias mezzala e un primo tempo imbarazzante che rappresenta una sorte di morte del suo calcio che ha portato a quello che si inizia a credere davvero esser stato un miracolo l’anno scorso. L’ennesimo gol subito su palla inattiva passa quasi in secondo piano rispetto a tutto questo.

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