Maledetto scudetto 2006

Scudetto maledetto quello del 2006. Come decidere a chi assegnarlo? Certo non può rimanere un buco vuoto negli annali, nelle statistiche. Un’assenza che farebbe rimanere per sempre aperta una ferita, e che i topi di biblioteca sarebbero subito pronti a riportare alla memoria e nei tribunali, ogni qual volta qualcuno voglia una sua soddisfacente vendetta personale, o una sua, personalmente giusta, giustizia.

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Forse l’errore è stato a monte, ossia averlo tolto alla squadra che l’aveva vinto sul campo, oltre alla questione di non aver penalizzato in egual modo le squadre coinvolte nello stesso illecito, come rivelato a distanza di cinque anni dal pm Palazzi. Ma, a parte questo, percorrendo strade parallele, dettate dalla, sempre utile, fantasia, basta seguire un semplice ragionamento che non richiede quantità abnormi di neuroni attivi, o particolari conoscenze giuridiche, che in questi anni non sembrano poi servite a così tanto a chi le possedeva, ed era stato chiamato a dimostrarlo. Il ragionamento è il seguente. Certamente non è sufficiente corrompere un arbitro per vincere o perdere una partita, perchè per quanto sia importante il potere decisionale di un direttore di gare, è troppo ovvio dedurre che questi non giochi. Altrimenti perchè nel recente scandalo calcioscommesse mettersi così a rischio nel convincere uno svariato numero di calciatori,quando era più semplice rivolgersi ad un numero molto più ristretto di uomini vestiti di nero, con i fischietti del giudizio in mano? Quindi se si strappa lo scudetto dalle magliette vuol dire, da parte del giudice di turno, presupporre che anche i calciatori siano in qualche maniera coinvolti. Allora, se 2+2 fa ancora 4, dovrebbero squalificare anche i giocatori di quella squadra alla quale sono state riscontrate tali irregolarità sportive. E poi chi si darebbe battaglia sull’erba dei campi sportivi? Dove andrebbero i patrimoni economici che ogni giocatore ha associato al suo cartellino? Come farebbero senza i soldi per le inscrizioni ai campionati, per le multe varie, e per qualsiasi scopo utile ad aumentare il tesoretto? Per ora le massime autorità della F.I.G.C. sembrano aver deciso, ma qualcun altro ha invece fatto intendere che la storia non finisce qui. Per gli appassionati dei pasticci della federazione italiana giuoco calcio, la trilogia prossimamente al cinema per continuare a far ridere i tifosi, almeno quelli che i conti se li sanno fare ancora da soli. E in esclusiva anche in 3D per non perdere l’esperienza di essere presi in giro in prima persona. Che poi più che 3d sembra quasi una realtà evidente. Buona visione a tout le monde, e non ci si scandalizzi troppo, altrimenti poi si finirebbe con il chiedersi cosa si tifi.

 

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