Soccermagazine, Emanuele Celeste a Centro Suono Sport: “Zaniolo fu portato troppo in alto dalla stampa”
Il nostro Emanuele Celeste ha parlato a Centro Suono Sport durante la trasmissione “Diario da bordocampo” condotta da Paolo Paolucci.

Emanuele Celeste, fondatore e direttore di Soccermagazine.it, ha parlato del derby di Roma nel corso del programma “Diario da bordocampo” dell’emittente Centro Suono Sport. Ecco alcuni stralci delle sue dichiarazioni:
Le scuse di Zaniolo ai romanisti
“Non credo che Zaniolo si aspetti un’accoglienza meno feroce domani. Sa benissimo che l’ambiente sarà quello che sarà. Al di là del fatto che magari il tentativo di scuse sembra un po’ velleitario, io penso che Zaniolo fosse stato fin troppo protetto quando giocava nella Roma. A me i suoi atteggiamenti non piacevano nemmeno quando vestiva la maglia giallorossa. Aveva un po’ quel comportamento quasi da divo.
Era stato portato un po’ troppo in alto anche dalla stampa, dalla dimensione mediatica. Credo che non abbia trovato nel corso della sua carriera l’allenatore giusto che lo mettesse subito in riga. Magari lo stesso Gasperini alla lunga avrebbe avuto una maggiore influenza su di lui, oppure uno come Conte. Sicuramente sarebbe andata diversamente. Ricordiamo che lui già fu protagonista di un importante intervento disciplinare da parte di Di Biagio in Under 21, insieme a Kean. Quindi, in realtà non ci sorprende più di tanto. È diventato padre, i suoi comportamenti automaticamente dovranno registrarsi un po’ da qui in avanti.
I tifosi romanisti però apprezzano anche questa sorta di aura di romanità che vogliono trasferire ai loro stessi giocatori, quindi Zaniolo nella sua semplicità, nella sua schiettezza piaceva sotto questo punto di vista. Però questo andava a ledere alla lunga l’aspetto professionale, perché stava rischiando di diventare più personaggio che giocatore. Questo non va bene soprattutto per un ragazzo giovane, agli inizi della carriera.
Poi ovviamente è stato condizionato anche dagli infortuni. Lui era protagonista anche in Nazionale, eh. Tra l’altro adesso non è stato convocato, nonostante sia in un buon momento. Vediamo un po’ cosa riserverà il futuro, perché in teoria ha ancora tanti anni davanti. Non dovrebbe fare la fine di un giocatore come Mario Balotelli, che io nomino spesso perché mi dispiace. Perché io sono convinto che in tutti questi anni Balotelli sarebbe potuto essere veramente un punto di riferimento per il calcio italiano, magari capitano della Nazionale dopo tanti anni”.
Il video con l’intervento completo:
