A tutta tattica – Borussia Dortmund, un progetto che funziona
Un leggero velo di tristezza, nel guardare la partita più importante dell’anno della Bundesliga e rendersi conto di quanto il livello del campionato tedesco sia alto rispetto alla Serie A, accompagna un po’ tutti.
Questa settimana il Borussia Dortmund ha sconfitto in casa il Bayer Monaco per 1 a 0, respingendo l’assalto dei bavaresi in classifica e distanziandoli di sei punti. Della partita meraviglia tutto: lo stadio, il campo, l’affluenza del pubblico, le squadre.
Che gli stadi tedeschi siano all’avanguardia in fondo non è una novità: nel Westfalenstadion del Borussia si è giocata Italia-Germania dei Mondiali del 2006, sicuramente ricordata con piacere. Il manto erboso è perfetto, mentre le polemiche sul “campo di patate” del Meazza risalgono a non più di due settimane fa. Ovviamente tutti gli spalti sono pieni, il che è normale quando le infrastrutture permettono un’accoglienza degna di uno spettacolo così seguito.
Naturalmente le squadre in campo hanno saputo animare un incontro degno della bella cornice ora descritta. Il Borussia l’ha spuntata anche grazie ad un rigore sbagliato da parte di Robben; ora si avvia alla conquista del secondo Meisterschale di fila.
Il Bayern è sicuramente un avversario di valore, anzi, ad un certo punto della stagione è stato anche la squadra più in forma d’Europa. Il Borussia però ha il merito di aver creato una squadra di giocatori forti e quasi tutti molto giovani. L’allenatore Jurgen Klopp ha esaltato il valore dei singoli in un gioco corale veloce, fatto trame avvolgenti; con pochi tocchi i gialloneri arrivano davanti al portiere avversario, riuscendo a sfruttare sia i contropiedi che le fasi di possesso palla. Citare il nome di un solo giocatore non rende giustizia agli altri, perché questi funzionano al meglio tutti insieme; non si possono però non menzionare i vari Subotic, Lewandowski, Gotze, Barrios, Kagawa… per l’eccezionalità della loro crescita. Questo club dimostra che è possibile fare programmazione sportiva con giovani calciatori e allo stesso tempo raggiungere obiettivi importanti. Certo, l’esperienza della Champions di questa stagione è stata piuttosto deludente. La sensazione però è che il ciclo sia appena iniziato.