Liga: Atletico Madrid di misura, rimonta folle del Barcellona

Dopo la vittoria in scioltezza del Real Madrid di ieri sera contro l’Osasuna, per Atletico e Barcellona era necessario vincere. I Colchoneros erano alla ricerca dei tre punti per mantenere il primato ed il +6 sui cugini (che però hanno una partita in meno). Mentre i Blaugrana, in corsa esclusivamente per il titolo nazionale, nella settimana della scomparsa di Vilanova avevano il compito di onorare una figura importante del club con una vittoria. Che, tra l’altro, gli permette di rimanere in scia con i due club della capitale spagnola.

Raul Garcia, fonte: Carlos Delgado - wikipedia.org
Raul Garcia, fonte: Carlos Delgado – wikipedia.org

ATLETICO INARRESTABILEGanar, ganar, ganar y volver a ganar. Altro giro, altra vittoria. Ci permettiamo di scomodare addirittura i Led Zeppelin, ma la vittoria di oggi è l’ennesimo gradino superato nella Stairway to Heaven. Il Paradiso è la vittoria dello scudetto che ai Colchoneros manca dal 1996. Adesso di partite da disputare ne mancano solo 3. In trasferta contro il Valencia basta l’ennesima capocciata di Raul Garcia nei minuti finali del primo tempo. Altra vittoria estremamente sudata, ma in questo momento della stagione basta portare a casa i 3 punti senza rimuginare troppo sul bel gioco non espresso. Il sogno scudetto assume sempre di più le fattezze di una verità assoluta, anche perché in campionato, la strada è in discesa: rimangono Levante, Malaga e Barcellona (all’ultima, quando i giochi presumibilmente saranno già fatti). Senza dimenticare che mercoledì 30 è in programma il ritorno della semifinale di Champions contro il Chelsea per rincorrere l’altro sogno, quello del doblete.

BARCELLONA, STAVOLTA E’ REMUNTADA – Mettendo da parte facili ironie filo-interiste che fanno riaffiorare ricordi di passate Semifinali, finalmente la remuntada del Barcellona si è palesata: sotto di 2 reti, gli uomini di Martino riescono a capovolgere completamente il risultato vincendo per 2-3 contro un buon Villareal. Al Madrigal i padroni di casa si portano in vantaggio alla fine del primo tempo grazie al gol di Cani. Al rientro c’è anche il raddoppio, firmato da Trigueros con un gran colpo di testa. Poi tra il 65′ e il 78′ arrivano ben due autogol del Villareal, ad opera di Gabriel prima e Musachio poi. Il Barcellona vede la vittoria ad un passo e perfeziona la rimonta al minuto 82 con il solito Leo Messi. Pericolo scampato e vittoria fondamentale per continuare la lucha per il titolo e per onorare la recentissima scomparsa di un grande come Vilanova. Per i catalani la situazione rimane in ogni caso complicata: i punti di distanza dall’Atletico continuano ad essere 4, insomma non resta che sperare in un passo falso della capolista nei prossimi due impegni, prima dello scontro diretto all’ultima giornata, a cui però l’Atletico Madrid potrebbe già arrivare in veste di vincitore del campionato.

Insomma, altra giornata di Liga con le tre regine che, in maniere differenti, riescono a guadagnare i 3 punti: lo strapotere del Real, lo stoicismo dell’Atletico e la fortuna mista a tenacia del Barcellona sono i punti salienti della giornata numero 35 della Liga. Nelle altre partite da segnalare l’ennesima vittoria dell’Athletic Bilbao, per 3-1, contro il Siviglia quinto che dà la (quasi) certezza del quarto posto ai baschi, con gli andalusi che devono guardarsi alle spalle, dove c’è un Real Sociedad che grazie alla vittoria di misura sull’altra squadra di Siviglia, il Betis, si porta a sole due lunghezze dal quinto posto. In coda vittorie fondamentali per l’Almeria sul campo dell’Espanyol (1-2, con il secondo club di Barcellona in 9 al fischio finale) e per il Getafe sul Malaga (1-0).

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Edoardo Ciotola

21enne che continua imperterrito a parlare di 'farsi i viaggi' e che sogna di diventare giornalista sportivo di professione. Metà napoletano e metà spagnolo (d'adozione). Cresciuto a pane e Fabri Fibra, ama il calcio (la fede è quella interista) e ascolta qualsiasi tipo di musica. Insomma, non ha le idee propriamente chiare, ma è talmente orgoglioso da essere capace di farne addirittura un vanto. In fin dei conti però una cosa è certa: la sua anima è unita, tramite punti di sutura, alla scrittura e alla comunicazione, di qualsiasi forma esse siano.

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