Champions: l’orgoglio Borussia non basta, Real Madrid in semifinale

Il 30 aprile 2013, al Santiago Bernabeu andava in scena Real Madrid-Borussia. In quell’occasione i padroni si casa si imposero per 2-0, ma la sconfitta per 4-1 dell’andata in terra tedesca rendeva inutile quella vittoria, la finalista era il Borussia. Poco meno di 365 giorni dopo, la storia si ripete. L’unico obiettivo dei Blancos è lasciarsi alle spalle, una volta per tutte, quella bruciante sconfitta complessiva.

Fonte: Michael Kranewitter - wikipedia.org - Geiserich77
Marco Reus. Fonte: Michael Kranewitter – wikipedia.org – Geiserich77

Al Signal Iduna Park si replica Borussia-Real. Il risultato dall’andata vede gli ospiti ampiamente favoriti, dato che al Bernabeu 8 giorni fa gli uomini di Ancelotti si imposero con un secco 3-0. La partita offre emozioni da subito, come previsto. Al 15’ Coentrao dal limite dell’area fa partire un cross di sinistro, che viene fermato dal braccio di Piszczek. L’arbitro ordina il rigore, sul dischetto si presenta Angel Di Maria (Cristiano Ronaldo è in panchina). L’argentino la calcia bene ma Weidenfeller si supera e para il penalty. E’ il chiaro segnale che il Borussia vuole giocarsela fino all’ultimo, e infatti al 25’ passa in vantaggio. Reus approfitta di un clamoroso errore difensivo di Pepe, controlla palla, dribbla Casillas e di destro insacca l’1-0. Al 37’ i tedeschi iniziano a crederci sul serio: Lewandowski esplode un interno destro che si stampa sul palo ma Reus, da vero opportunista, si fa trovare nel posto giusto e con un facile tap-in firma il raddoppio. Si va al riposo sul 2-0, un Borussia Dortmund forse eccessivamente sottovalutato in 45’ ha dimostrato di essere ancora vivo e di volere la semifinale. Nella ripresa può succedere veramente di tutto.

Dopo il rientro, il Borussia va vicinissimo al 3-0 al 67′. L’uomo partita Lewandowski serve un pallone perfetto per Mkhitaryan, che però vede la sua conclusione stamparsi sul palo. Pochi minuti dopo è Casillas a tenere il punteggio sul 2-0, con due parate ad alto coefficiente di difficoltà nel giro di pochi minuti, su Mkhitaryan prima, e su Grosskreutz poi. Difesa dei Blancos in confusione totale. Ma dal 70′ in poi succede veramente poco, a parte un’ammonizione a Reus per una simulazione in area, con l’arbitro inizialmente orientato a concedere il secondo penalty della giornata. Dopo 4 minuti di recupero, arriva il fischio finale. Il Real Madrid, nonostante tutto, va in semifinale. Il 3-0 dell’andata è sufficiente, il Borussia ci va vicino ma manca l’obiettivo. Segnali comunque positivi per la squadra di Klopp, che ha giocato un’ottima partita ma, in parte per sfortuna, in parte per meriti di Casillas, non ha segnato quel terzo gol fondamentale per giocarsela almeno fino ai supplementari.

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Edoardo Ciotola

21enne che continua imperterrito a parlare di 'farsi i viaggi' e che sogna di diventare giornalista sportivo di professione. Metà napoletano e metà spagnolo (d'adozione). Cresciuto a pane e Fabri Fibra, ama il calcio (la fede è quella interista) e ascolta qualsiasi tipo di musica. Insomma, non ha le idee propriamente chiare, ma è talmente orgoglioso da essere capace di farne addirittura un vanto. In fin dei conti però una cosa è certa: la sua anima è unita, tramite punti di sutura, alla scrittura e alla comunicazione, di qualsiasi forma esse siano.

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