Roma, Mourinho ed Abraham verso il Bodo Glimt: “Dobbiamo voltare pagina”

José Mourinho e Tammy Abraham sono i protagonisti della conferenza stampa di Trigoria alla vigilia del match di Conference League tra Roma e Bodo Glimt. Ecco il resoconto della conferenza:

Mourinho in conferenza a Trigoria
Mourinho in conferenza a Trigoria

Per Mourinho: C’è da cancellare l’andata. Come analizza la partita?

Abbiamo 6 punti con 2 partite da giocare in casa. La situazione è buona, non è una partita decisiva. Ci sono 9 punti in ballo, vogliamo finire primi e vincere la partita senza dimenticare la partita di Bodo.

Che strategia c’è? Si ridà una chance a chi ha fallito in Norvegia o si cambia?

Abbiamo sbagliato tutti perdendo come squadra e domani vogliamo vincere come squadra. Ho avuto paura del campo, del freddo, degli infortuni, di tutto, ma non della sconfitta. Domani non giocherà la stessa squadra.

Abraham è il grande colpo di mercato della Roma e non ha reso secondo le aspettative. Problema di squadra o di adattamento?

Il problema siamo sempre noi, non è individuale. Ha iniziato abbastanza bene, con un impatto positivo e adesso vive un momento sicuramente non speciale, ma abbiamo fiducia in lui. Giocherà meglio e segnerà, nessun problema.

Rispetto alle altre piazze in cui ha allenato ha riscontrato differenze negli arbitraggi?

Non parlo di arbitraggi e non parlo di Serie A.

L’impiego di Abraham?

Non ne parlo.

Dopo un anno di inattività Zaniolo è tornato un punto fermo. Su cosa può migliorare ancora?

Non è facile dopo due anni di infortuni. Per esempio, contro la Juve si è sentita lampaura di un calciatore che ha sofferto tanto. Fisicamente sta bene. Ci sono dei dettagli tattici da migliorare e imparare, è normale a 23-24 anni se hai perso 2 stagioni. È un bravo giocatore, un professionista che lavora ogni giorno.

Lei ha detto che il livello del calcio italiano è migliorato. È migliorata anche la sua immagine all’estero o si parla troppo di casi come il razzismo negli stadi?

È in campionato in cui si gioca bene, giocatori e allenatori hanno qualità, anche allenatori di differenti generazioni. Giocano con ambizione e in questo senso sono soddisfatto di essere qui.

Si fida ancora di Shomurodov dato che gli ha preferito Felix?

Mi fido di tutti, ma ci sono momenti in cui i giocatori non sono nel loro miglior momento. Domani Felix non sarà in lista, ma è un giocatore con qualità che noi non abbiamo, con movimenti che di solito non facciamo. È lontanissimo dall’essere un prodotto finito o un giocatore perfetto come titolare, però ha un profilo per cui merita che si lavori su di lui. Giocare in prima squadra accelera il suo processo, la fiducia in Mayoral e Shomurodov non cambia.

Per Abraham: Il rigore di Ibrahimovic in Premier sarebbe stato considerato ridicolo?

Nel calcio ci sono momenti positivi e momenti negativi, ma è in quelli negativi che si impara di più. Sono in un contesto pieno di leader e ora bisogna dimostrare la leadership. Sono cose che succedono nel calcio. Mi limito a dire che gli arbitri hanno una pressione enorme, da calciatore della Roma non vorrei decisioni sbagliate, ma capita.

Come stai dopo l’infortunio in nazionale? Cosa ti trasmette l’inno, dato che ti coinvolge così tanto?

Le cose vanno meglio, ma voglio esserci sempre e metto da parte qualche problemino fisico anche grazie all’aiuto dello staff. Mi sono innamorato del club dal primo giorno, l’inno è il mio modo di dimostrare il mio affetto. Teniamo ai tifosi e lo dimostreremo anche con le prestazioni.

Che difficoltà riscontri nel passaggio tra la Premier League e il calcio italiano?

Non parlerei di difficoltà in termini di ambientamento. Il mister ha avuto un paio di esperienze in Inghilterra, ho avuto il privilegio di essere allenato da lui. La squadra si sta conoscendo e quando avremo appreso del tutto la filosofia del mister saremo una grande squadra. Lo sapete meglio di me, ma non è stata costruita in un giorno.

Ti aspettavi un campionato così chiuso tatticamente?

Sapevo cosa mi sarebbe aspettato, fa parte del mio processo di crescita. Vengo da un calcio più propositivo, con spazi più aperti, ma non sono il tipo da recedere da sfide del genere.

Pensavi di perdere 6-1 una partita del girone di Conference League?

Non vorresti mai perdere, specie in quel modo. Penso che domani sarà l’occasione perfetta per sfoderare una bella prestazione e dimostrare quanto valiamo davvero. Affrontiamo un’ottima squadra, mi aspetto una bella partita.

Vorresti tirare il prossimo rigore, dato che ti eri già proposto al derby e con la Juventus?

No, in quanto attaccante vorrei sempre segnare, in quel momento a Torino sentivo fiducia, ma conosciamo bene la gerarchia dei rigoristi. Spero di tornare a fare presto dei goal e che Veretout torni a segnare i rigori come sa.

La Roma è stata sorpresa all’andata? Come replicherà?

Il modo migliore è prepararsi con fiducia. Per domani ci aspettiamo una bella partita. Dobbiamo voltare pagina.

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