Mertens raddrizza il Napoli. Battuto lo Sparta Praga 3-1

L’Europa ha due pesi e due misure ed il S.Paolo di stasera ne è metro e bilancia.

Dries Mertens Fonte: foto-calcio-napoli.it (Danilo Rossetti)
Dries Mertens
Fonte: foto-calcio-napoli.it (Danilo Rossetti)

La scottante eliminazione ai preliminari di Champion’s ridimensiona il valore di un Europa League iniziata già senza troppo entusiasmo. Gli azzurri vengono, inoltre, dalla sconfitta interna con il Chievo Verona ed hanno molto da dimostrare a se stessi ed ai tifosi. Benitez smentisce le voci della vigilia che prevedevano un ampio turn-over schierando Mertens, Hamsik e, sopratutto, Higuain a dimostrare che lo spagnolo vuole provare a vincere subito la partita ed a risollevare la sua squadra. Il Napoli si affaccia immediatamente alla porta ospite con due tentativi dalla distanza che non hanno un buon esito. Al 13°, però, arriva la doccia fredda. Sugli esiti di un contropiede dello Sparta Praga, viene messa una palla in mezzo dalla sinistra che, ribattuta fuori dagli undici metri, trova il piede caldo e preciso di Husbauer che trafigge Rafael ed affonda un Napoli sempre più demotivato. Gli azzurri accusano il colpo ma hanno l’obbligo di reagire. Lo fa Hamsik che, servito al limite dell’area, supera il suo diretto marcatore e solo davanti al portiere spedisce il pallone sulla traversa; lo raccoglie Callejon che tirando verso la porta trova il muro dello Sparta con Costa che solo con un fallo di mano riesce ad evitare il pareggio ma concede il rigore. Sul dischetto, dopo l’errore di domenica, torna il Pipita Higuain. La porta è la stessa e il centravanti azzurro sceglie ancora, con coraggio, lo stesso angolo; questa volta, però, l’esito è differente ed il Napoli raggiunge il pareggio tra l’entusiasmo dei pochi ma motivati tifosi. Il gol da fiducia agli azzurri che provano a costruire qualcosa dopo venti minuti di nulla. Al 32° Callejon fa tremare ancora la porta ospite con un destro al volo che centra la traversa. Al 35° la difesa di casa, ormai solita a certe performances, da un’altra dimostrazione della sua grande affidabilità barcollando a più riprese su un’azione tutt’altro che travolgente dello Sparta Praga. Al 43° il Napoli pare scalare leggermente di marcia ed impensierire la porta dei cechi con un’azione insistita che si chiude con un tiro di Mertens bloccato a terra dal portiere Bicik. Le squadre raggiungono gli spogliatoi in perfetto equilibrio ed attendono la ripresa. Il secondo tempo non presenta novità in termini di formazione e la prima occasione è dello Sparta al quarto minuto quando, su calcio d’angolo, i cechi impensieriscono il Napoli con un colpo di testa di poco fuori. Al 51° sale di nuovo in cattedra Gonzalo Higuain; prende palla sulla fascia destra dell’attacco azzurro e porta a spasso mezza difesa ospite prima di servire al bacio Mertens accorso in area. Il belga, con tempismo ed opportunismo, deve solo appoggiare in gol e far esplodere la curva B ribaltando il risultato ed iniziando una nuova partita. Al 58° il Napoli va ad un passo dal terzo gol con un tiro dalla distanza di Gargano respinto dal portiere che si supera poi sul tentativo di Hamsik da zero metri. Al 65° Gargano apre sulla destra per Callejon che spedisce in area un cross proprio per Mertens. L’esterno del Napoli è, però, troppo basso per il traversone dello spagnolo e prova a fare il furbetto insaccando di mano. L’arbitro è attento ed ammonisce il belga che si lascia andare ad una smorfia di colpevole dissenso. Al 69° Benitez da inizio al tour delle sostituzioni risparmiando il suo campione e trascinatore per la prossima sfida di Udine; esce infatti Higuain al quale subentra lo spagnolo Michu. Al 76° quest’ultimo potrebbe sbloccarsi in maglia azzurra quando viene servito sulla corsa e si ritrova verso la porta. Nel momento del tiro viene però facilmente fermato dal suo marcatore denotando, ancora una volta, tutti i suoi limiti di forma. A dieci minuti dalla fine arriva il capolavoro di Dries Mertens. Doppio passo sulla sinistra, slalom in mezzo a due difensori  e tiro immediato che finisce la sua corsa alle spalle di Bicik; Napoli 3 Sparta Praga 1. Benitez, a questo punto, da spazio anche a Zuniga per Hamsik e David Lopez per Callejon, facendo esordire anche l’ultimo acquisto del Napoli. La partita si trascina così fino alla fine regalando agli azzurri la seconda vittoria su quattro partite in questo travagliato inizio di stagione. Lo Sparta Praga di questa sera non ha mai impensierito troppo il Napoli, anche dopo il vantaggio al primo quarto d’ora di gioco. Lenti e macchinosi, i cechi hanno il merito di essere passati in vantaggio e di aver provocato la reazione dei padroni di casa.  La vittoria di questa sera ha un valore più motivazionale che di risultato per un Napoli eccessivamente discontinuo e poco affidabile. Nonostante il risultato e la vittoria di morale, restano i tanti dubbi sulla tenuta difensiva della compagine partenopea ancora una volta troppo visibili, in particolare nella prima frazione di gioco. In attesa della sfida di Udine di domenica, Benitez si appella positivamente al valore di Higuain e Mertens e tira un fiato diventato troppo corto negli ultimi difficili giorni.

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