Slavia Praga-Roma 2-0, pagelle giallorosse: si salva solo Bove

La Roma non sfrutta il match point per chiudere il girone e si ritrova seconda a pari punti con lo Slavia Praga: i cechi centrano la partita e balzano in testa grazie alla differenza reti. I giallorossi si complicano il girone da soli e vanificano la gara dell’Olimpico.

ROMA, PAGELLE GIALLOROSSE: BOVE UNICA GIOIA. MALE LLORENTE

Svilar 6: una partita dove più volte tiene a galla la Roma. Le uscite sono perfette, le risposte di riflesso anche: incolpevole su i gol subiti.

Mancini 5.5: non gioca al massimo delle sue possibilità, sottovalutando gli avversari e pensando già al derby. Tanti errori in fase di impostazione e di posizionamento. Subito nervoso, perde la testa.

Llorente 5: insicuro dal primo all’ultimo minuto. Nella ripresa interviene malamente in due occasioni, regalando azioni d’oro allo Slavia. Non gioca con serenità e soffre ad ogni incursione: questa sera Smalling è mancato più che mai ai giallorossi. (dal 77′ Sanches 5: deve dare la scossa ma è impalpabile).

N’Dicka 5: come il compagno di reparto entra subito in confusione e fa notare un certo timore. Suda sulle ripartenze avversarie e si fa saltare facilmente. Serataccia nera che fa dimenticare i tanti progressi nelle partite precedenti.

Celik 5.5: un primo tempo da 4, un secondo tempo molto più buono che gli permette di salvare la faccia. Spostato sulla sinistra diventa più intraprendente e prova a regalare qualche azione ai suoi compagni. Nella prima frazione di gioco sbaglia tutto quello che può, dimostrando tanti suoi limiti tecnici.

Paredes 5: sistemato in modo da dare il ritmo alla Roma, l’argentino non riesce ad imporsi e a caricarsi la squadra sulle spalle. Lento, sufficiente e prevedibile: viene sempre raddoppiato e non riesce ad uscire dalla gabbia. Da troppo tempo il vero Paredes sembra sparito. (all’84’ J. Costa Sv: esordio)

Bove 5.5: sicuramente il migliore in campo per atteggiamento e voglia di fare. Corre da una parte all’altra del campo, cercando di dare quella sostanza che è mancata per tutta la partita ai suoi compagni. Lotta e getta il cuore oltre l’ostacolo: purtroppo, tante cose buone sono state vanificate dalla poca tecnica.

Aouar 5: altra partita evanescente, dove si ricorda la sua presenza grazie al tabellino. Mourinho sta provando a dargli continuità, ma l’algerino non sembra premiare il suo allenatore. (dal 46′ Cristante 5.5: tenta di dare geometria e gioco, ma il secondo gol fa saltare tutti gli schemi. Esce Llorente ed è costretto a tornare difensore centrale: soffre lo sbilanciamento della squadra provando a salvare il salvabile).

El Shaarawy 5: anche lui poco lucido, poco previso e poco letale. La Roma non spinge nel primo tempo, ma El Shaarawy non fa nulla per entrare al centro del gioco. I suoi ripiegamenti vengono apprezzati ma serviva più veleno in avanti. (dal 46′

Karsdorp roma
Fonte immagine: www.sassuolocalcio.it

Karsdorp 5: anche lui prova a suonare la carica ma soffre tanto le accellerazioni sulla sua fascia. Dopo un paio di spaventi, resta più basso e si fa asfaltare dal suo avversario).

Belotti 5.5: una serata di sacrificio dove non vede quasi mai la porta. L’ex Torino gioca tanto di spalle, tiene palla e prova a far salire i suoi compagni, rimediando tanti calci e tanti falli. Un lavoro sporco che ha fatto prendere fiato alla Roma in più circostanze. (dal 68′ Dybala 5.5: tenta ma è confusionario e poco preciso. La fretta e la voglia di incidere per riaprire la gara, gli annebbiano la vista e lo portano a buone giocate, gestite male per la fretta. Non c’è riposo per il campione del mondo argentino).

Lukaku 5: poche palle giocabili ma anche tanti errori di controllo e di fraseggio. Il belga comincia ad accusare la stancazza e il continuo impiego di Mourinho. La partita con l’Inter lo ha frenato più del previsto: da quel momento in poi, la punta, ha iniziato a faticare sul manto erboso.

Mourinho 5: manc la tecnica e un’organizzazione di gioco che non passi per Cristante. Senza il centrocampista italiano, la Roma non ha mai trovato il ritmo del gioco. Con il suo inserimento, sono arrivate le prime azioni, ma alla fine la difesa ha ceduto. Llorente e N’Dicka tirano fuori tutte le loro paure con un gioco incerto e traballante: Lukaku fa fatica, Dybala confusione, Paredes non entra in forma. Il talento sta aiutando la rosa, ma il problema resta proprio la condizione non ottimale.

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