Udinese-Fiorentina 0-1, pagelle viola: ancora gara “a due facce” ma vittoria

Un rigore regala alla Fiorentina quota 12 punti in classifica. L’Udinese, come nella scorsa partita contro la Roma, gioca e si impegna ma non conclude e subisce nei momenti decisivi.

La Fiorentina ha giocato gran parte della gara con Callejon e Saponara inesistenti quindi come fosse con due uomini in meno. Tornano per la squadra di Italiano i vecchi fantasmi della difesa lenta e superficiale del recente passato. Ma vittorie come questa aiutano a crescere.

Vlahovic alla Fiorentina di Federico Berni
Vlahovic alla Fiorentina di Federico Berni

Lo Stadio di Udine tributa un bell’omaggio alla memoria di Davide Astori (che proprio a Udine nel 2018 venne a mancare), prima dell’inizio della gara.

PAGELLE FIORENTINA

DRAGOWSKI 6,5: ha fatto due grandi parate e ha salvato il risultato. Resta l’incertezza con la palla al piede e il rischio per la squadra

ODRIOZOLA 6,5: è un calciatore che sa il fatto suo e raramente perde la palla o sbaglia il tocco. Se la cava in tutte le fasi di gioco.

MILENKOVIC 6: grinta da vendere ma troppi errori e qualche pausa di concentrazione

MARTINEZ QUARTA 5,5: sempre in difficoltà sull’avversario, spesso irruento e poco lucido. I maggiori pericoli vengono dalla sua parte  (dal 21′ s.t. NASTASIC 5: il suo ingresso non migliora il rendimento della squadra che in difesa è in difficoltà fissa)

BIRAGHI 6: subisce dopo pochi minuti un colpo al costato che lo condizionerà per tutta la partita. Gioca e lotta con impegno ma con meno frutto rispetto alle partite precedenti: l’avversario spesso lo salta e non riesce ma a fare un cross per Vlahovic  (dal 15′ s.t. TERZIC 5,5: fa il compitino sulla fascia, chiude spazi e passa la palla indietro molte volte non sapendo liberarsi e andare in profondità, o non avendone ricevuto l’ordine dall’allenatore. Due cross in area senza successo)

BONAVENTURA 6,5: molto attivo, anche senza palla. Non ha costruito, come nelle gare precedenti, ma ha tamponato e sostenuto la ripartenza dell’azione, facendosi trovare al posto giusto nel momento giusto  (dal 20′ s.t. AMRABAT 6,5: ha retto da solo il centrocampo viola per tutta la parte della gara che ha giocato. Negli ultimi minuti ha giocato solo lui)

TORREIRA 6: gestisce e guida il centrocampo viola con competenza e personalità ma oggi non gli è riuscito benissimo, facendo anche qualche errore di troppo per il quale la squadra ha rischiato l’affondo bianconero  (dal 38′ s.t. IGOR s.v.)

DUNCAN 6,5: altra buona prestazione la sua. Gioca a sostegno delle punte e come interno di centrocampo a sinistra sostenendo la fase di interdizione  (dal 21′ s.t. MALEH 5,5: leggero, poco impattante sull’avversario ma intelligente tatticamente. Ha fatto uno dei tiri in porta più interessanti del secondo tempo)

CALLEJON 5: dolente nota e nota stonata di tutta la gara viola. E’ stato sottotono per 70 minuti, non aveva più neanche la testa per seguire l’azione nel finale. Uno così è l’uomo in meno e mette a rischio tutta la squadra.

SAPONARA 5,5: ha la stessa dinamicità di un ex calciatore, di un cinquantenne veterano dello sport ormai in pensione. La sua condizione fisica e forse mentale ne condiziona il rendimento. Gioca veramente pochi palloni, non riesce a partecipare all’azione difensiva ma si limita a prendere posizione sui corner. Non crea nulla e la manovra frena ogni volta che lui ha la palla.

VLAHOVIC 6,5: lotta come un leone e mostra alcune aperture di gioco degne di un grande attaccante. Segna freddo e determinato su rigore il gol che decide la partita. Non riceve mai una palla giocabile di testa.

Allenatore ITALIANO 5,5: ancora un tempo di sostanza e movimento ed un secondo tempo di stanchezza, sforzo e sofferenza. La squadra alla fine, ha vinto ma gli avversari sembravano avere per almeno metà della gara il doppio della forza e della velocità. La fase difensiva deve essere curata meglio durante la settimana: troppe incertezze nei disimpegni e troppi rischi corsi. Si appoggia molto frequentemente la palla indietro (al portiere troppo) come succedeva alle Fiorentine del recente passato. Infine certe scelte tecniche, come cambi e scelte di chi resta in campo, restano incomprensibili.

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