Lazio-Roma 3-2, pagelle giallorosse: la difesa condanna i capitolini

La Roma sbaglia i primi 20 minuti del derby e crolla nella stracittadina contro gli eterni rivali: all’Olimpico si rivede un ottimo Zaniolo e qualche errore difensivo di troppo che condanna la compagine di Mourinho.

ROMA, PAGELLE GIALLOROSSE: BENE ZANIOLO, MALE LA DIFESA

Rui Patricio 5: piccola sbavatura su un’uscita in extremis su Milinkovic che, comunque, non riesce ad evitare il vantaggio dei biancocelesti. Su Pedro e F. Anderson non può nulla, ma per la prima volta si è notata qualche difficoltà di troppo.

Karsdorp 5.5: in fase offesiva e nel finale su Immobile si comporta molto bene ma, nel primo tempo, non riesce ad arginare l’ex Pedro che lo manda al manicomio. È l’unico che può giocare su quella fascia, ma ha un estremo bisogno di riposo. La difesa a 3, per far riprendere fiato all’olandese, può essere una soluzione da non sottovalutare. (dall’82’ Zalewski Sv.)

Mancini 4.5: brutto errore sulla marcatura che manda in rete Milinkovic. La Roma ha bisogno di lui, ma un suo intervento poco attento e poco deciso, porta Pedro al raddoppio. Nel 3-1 di Immobile, non riesce ad arginare la corsa del suo avversario e si deve arrendere ad una giornata completamente da dimenticare.

Ibanez 6: la rete del 2-0 della Lazio porta la sua firma con un posizionamento errato che lascia completamente libero Pedro. Si riscatta a fine primo tempo con il gol di testa che accorcia le distanze. La realizzazione infonde coraggio che lo ricarica, portandolo ad ottime chiusure ed anticipi.

Vina 5: rientra dopo un infortunio e cerca di fare il possibile per dare una mano alla Roma. La condizione non è delle migliori e pian piano ha difficoltà nel contenere F. Anderson. Lotta e si impegna, anche se, quando arriva sul fondo, la misura dei cross non è mai quella giusta per Abraham e compagni. (dall’82’ Smalling 6: entra per mettere ordine con la difesa a 3. Si impone e cerca di primeggiare nei colpi di testa. Prova anche a spingersi in avanti per dare superiorità all’assalto finale).

Veretout 6: ritorna al gol su calcio di rigore che riporta la Roma in partita dopo l’ennesimo svantaggio. Una gara dalle due facce per lui con il primo tempo da spettatore, ma con una ripresa in crescita. Ritorna sui livelli dello scorso anno con la difesa a 3, quando è più libero di spingersi in avanti con recuperi feroci e strappi insidiosi.

Cristante 5.5: il fraseggio che regala è buono e sfiora anche la rete con un colpo di testa. Poi, blackout, con la manovra che rallenta e il ritmo che si blocca. Sbaglia tanto e rischia qualche contropiede di troppo. In netto contrasto con quello visto nelle prime gare targate Mourinho.

Mkhitaryan Roma
Fonte immagine: sassuolocalcio.it

Mkhitaryan 5.5: da inizio stagione non è ancora al top della forma e si vede nei suoi movimenti nel campo. Mancano i suoi inserimenti e tiene troppo la palla tra i piedi: perde palloni veloni a causa del raddoppio immediato degli avversari. Il guizzo latita e il giocatore si spegne tra tanti rimpianti.

El Shaarawy 5: completamente evanescente per tutto il suo periodo in campo con poche iniziative. Quando ha la palla tra i piedi può far male, ma si limita solo a spaventare gli avversari, senza affondare il colpo. Dopo Sassuolo ci si aspetta di più da lui. (dal 64′ Shomurodov 6: entra e combatte mettendo quel fisico che era mancato fino a quel momento. Impensierisce Reina, ma non riesce a sfondare).

Zaniolo 6: una gara di alti e bassi per il ragazzo che, però, sta ritrovando la vena di fantasia che sembrava scomparsa. Dopo un primo tempo di poca qualità, nella ripresa combatte e strappa come solo lui riesce a fare, creando tanti problemi alla difesa della Lazio. Si guadagna il rigore del 3-2 e migliora anche in fase difensiva: abbandona il campo senza fiato e allo stremo delle forze. (dal 78′ Perez 5: deve dare freschezza ed imprevedibilità, ma sbaglia tanto senza saltare mai l’uomo).

Abraham 5.5: viene arginato bene dalla difesa laziale e soffre per i pochi palloni giocabili dei suoi compagni. Quando entra in possesso della sfera, cambia passo, inventa e prova a dare la scossa. Predica nel deserto e certe volte lo fa in modo estremamente plateale.

Mourinho 5: la sua Roma balla troppo in difesa ed entra in campo con una testa poco attenta e concentrata. La Lazio buca facilmente le maglie giallorosse e cambia la gara dopo appena 20 minuti con un doppio vantaggio. La reazione della squadra c’è, i giallorossi si svegliano e provano a raddrizzare un match compromesso, ma si vede che serve ancora tantissimo lavoro per quel salto di qualità che richiede il portoghese.

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