A tutta tattica – Il Chievo di Di Carlo

Questa settimana ci occupiamo di una squadra di secondo piano del nostro campionato, ma che oramai da anni è protagonista in serie A: il Chievo.

Fonte immagine: Luca Moraca

Quello di Di Carlo sulla panchina dei gialloblu è un ritorno, dopo un anno di “purgatorio” a Genova; l’esperienza con la Sampdoria del tecnico di Cassino non può certo definirsi esaltante, dopo che il suo esonero non è bastato per evitare la serie B ad una squadra che aveva giocato i preliminari di Champions League ad inizio anno.

Il Chievo, abbandonato da Pioli, non ha esitato a richiamare il tecnico che appena due stagioni fa gli aveva garantito una tranquilla salvezza.

 

Vediamo allora come la Juve è stata fermata sullo 0 a 0 domenica:

il Chievo è una squadra collaudata, che gioca con gli stessi interpreti da anni; il ritorno di un allenatore che già era stato a Verona ha permesso di mantenere un notevole equilibrio di squadra, fondamentale per mantenere posizioni in serie A.

La difesa a quattro davanti a Sorrentino è solida; Pellissier in attacco  una certezza degli appassionati di fantacalcio. La novità di quest’anno è il centrocampo a tre con un trequartista dietro le due punte: Sammarco dietro Thereau e Pellissier.

In realtà, se si torna con la memoria al primo Chievo di Di Carlo, si potrà notare che questa chiave tattica era già stata utilizzata; allora, a fare il trequartista “anomalo” era Pinzi, poi tornato all’Udinese. A questo giocatore  Di Carlo chiedeva un lavoro particolare, quello di marcare il regista, il portatore palla della squadra avversaria.

Stavolta le direttive sono state leggermente diverse: è stato Thereau a “scalare” su Pirlo, il regista della Juve. A sua volta, Sammarco si è abbassato sulla linea dei centrocampisti per andare ad ostacolare Vidal. Infine, Hetemaj, l’uomo più in forma del momento, ha avuto l’incombenza di stringere su Marchisio. In questo modo si completa la trasformazione del modulo, che da 4-3-1-2 diventa 4-5-1 in fase di difesa.

 

La partita si è giocata tutta a centrocampo, con il Chievo in attesa della Juve nonostante stesse giocando in casa. I risultati hanno premiato questa scelta, visto che i gialloblu sono stati in grado di fermare la squadra più in forma del campionato, agendo sugli uomini chiave. Chiusi i rifornimenti per Pirlo e frenate le incursioni di Marchisio e Vidal, la Juve ha evidenziato tutti i suoi limiti di gioventù.

 

Così, se la Juve ancora deve trovare la vera quadratura del cerchio, il Chievo domenica è apparso già una squadra collaudata, con la necessaria esperienza e scaltrezza che hanno permesso di militare nella massima serie per molti anni.

Anche quest’anno, tutti coloro che passeranno dal Bentegodi, faranno un’enorme fatica a conquistare punti.

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