Il Catanzaro replica: “Giampà è andato via per soldi”

Oggi è andata in scena al Benny hotel di Catanzaro la conferenza stampa di mister Cozza per rispondere alle accuse rivolte ieri da Mimmo Giampà (clicca qui per leggere). Erano presenti anche il presidente Cosentino e l’AD Pecora.

fonte: www.uscatanzaro.net

Proprio il presidente è sembrato il più amareggiato dalle dichiarazioni rilasciate dal centrocampista catanzarese.

I toni della conferenza stampa sono stati molto accesi e non sono mancate le accuse per Giampà. Cosentino ha dato vita a un vero e proprio show mentre Cozza è apparso molto calmo rispetto alle numerose conferenze stampa rilasciate durante l’anno.

Giuseppe Cosentino ha iniziato per primo a parlare dichiarando: “Che un giocatore si possa permettere di fare una conferenza stampa parlando di altre persone, altri tesserati non esiste in nessuna squadra del mondo”.

Il presidente ha proseguito ripercorrendo la trattativa tra la società e il giocatore: ” Ha chiesto un triennale. Per lui la cosa più importante era il compenso. Io gli ho proposto un biennale e lui ha ancora preso tempo per pensarci. Non gli è piaciuta l’offerta di Pecora” e ha infine difeso Ciccio Cozza: ” Cozza ha sposato il progetto – Catanzaro. Aveva offerte migliori. Ha rifiutato un milione di euro d’ingaggio da squadre più forti perché mi aveva stretto la mano. Io decido il meglio per le mie società e non devo dare conto a Giampà del mio operato. Cozza ha la fiducia mia e della società, -aggiungendo- la società è mia, i soldi li tolgo io. Passa tutto attraverso me. Marco e Ciccio sono il mio braccio destro. Discuto con loro l’acquisto dei calciatori o dei collaboratori, ma alla fine decido io. Il Direttore Generale sono io, finché voglio. Quando invece riterrò opportuno prendere un altro DG, lo farò”.

Cozza invece ha usato toni più morbidi ma comunque decisi: “Di tutto quello che ha detto ieri Giampà, non c’è niente di vero. Ho letto cose che non stanno né in cielo, né in terra. Quando Giampà mi ha chiamato a dicembre tante volte per venire a chiudere la carriera a Catanzaro, io stesso ho detto che Giampà poteva giocare anche con la sigaretta in bocca. Perché avrei dovuto chiamare Giampà? Non sono stato io a cacciare Giampà. Il sottoscritto non ha cacciato nessuno, Io ho chiamato solo i giocatori infortunati per sapere come procedeva il loro recupero. Accursi compreso. Gli altri giocatori non sono tenuto a chiamarli”.

Infine ha preso la parola, l’AD Pecora: “Eravamo d’accordo che avremmo ridiscusso a giugno. Lui, quando ci siamo sentiti, mi ha detto che io sapevo quanto avremmo dovuto dargli. Io gli ho risposto che su quelle cifre non si poteva chiudere”.

Cosentino ha poi concluso con un duro attacco nei confronti del calciatore: “Era vero l’amore di Giampà per il giallorosso. Ma era il colore dei soldi”.

Oggi erano presenti anche numerosi tifosi che hanno applaudito alle dichiarazioni dello staff tecnico e del presidente, fornendo prova del fatto che la piazza è vicina alle scelte fatte dal presidente e dall’allenatore.

Dopo quest’ultima conferenza stampa di certo la situazione non è chiara, perché le due parti hanno rilasciato dichiarazioni completamente differenti. Come si dice in questi casi probabilmente la verità sta nel mezzo.

L’ambiente catanzarese rinato sotto la gestione Cosentino, vuole ritornare grande e queste polemiche non giovano a una società così ambiziosa, di certo la situazione poteva risolversi con un confronto più tranquillo da entrambe le parti.

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