Italia: Di Natale potrebbe tornare in azzurro
Il piano di ricostruzione della nazionale italiana, dal 1° Luglio sotto la guida di Cesare Prandelli, sta avvenendo lentamente e con risultati abbastanza soddisfacenti. Il panorama calcistico nostrano, dalle prospettive desolanti ai tempi del disastroso mondiale sudafricano, sta infatti cominciando a fornire diversi nomi interessanti.
Benchè si senta quasi moralmente costretto a puntare soprattutto su nuove leve, onde evitare il ritorno dei tormentoni lippiani, in questi mesi Prandelli è ricorso comunque, seppur solo in sporadiche occasioni, a chiamare a sè qualche uomo d’esperienza, apparentemente uscito dal giro: è il caso di Zambrotta, che non è riuscito tuttavia ad esprimersi nella serata serba di Genova, o anche quello di Floccari, al contrario esordiente in nazionale, però, alla non più tenera età di 30 anni.
I recenti infortuni di Quagliarella e Balotelli, unitamente alle consuete prestazioni fruttifere di un “vecchio” bomber come Totò Di Natale, potrebbero dunque indurre il ct azzurro a vagliare l’ipotesi di una nuova convocazione del capitano dell’Udinese, che dopo l’ormai storica partita con la Slovacchia (durante la quale, per altro, segnò il goal che riaprì le speranze degli italiani) sembrava aver archiviato definitivamente il capitolo nazionale, tanto da abbandonare anche l’aspirazione di giocare in una big come la Juventus.
La prossima partita dell’Italia prandelliana si giocherà il 9 Febbraio a Dortmund, contro la Germania, in quella stessa arena che quasi 5 anni fa ci vide trionfatori in una semifinale infinita. Con l’eventuale ritorno di Di Natale, Prandelli andrebbe a rimpolpare il pacchetto offensivo azzurro, al momento sicuramente il meglio assortito della rosa, e potrebbe cogliere persino il risultato di perfezionarlo. Lungo la strada per la qualificazione ad Euro 2012, pertanto, considerando le inamovibili presenze di Cassano e Balotelli, Di Natale potrebbe diventare la terza seconda punta della nazionale, cui si aggiungerebbe Giuseppe Rossi. A Prandelli spetterebbe dunque il compito di scegliere solo due punte centrali fra Gilardino, Borriello e Pazzini.