Nigeria-Argentina 1-2, le pagelle dell’Albiceleste: Messi e Rojo protagonisti

L’Argentina vince 2 a 1 contro la Nigeria e guadagna una qualificazione agli ottavi che sembrava insperata.

Messi nell'Argentina - Fonte: Agencia de Noticias ANDES, Wikipedia
Messi nell’Argentina – Fonte: Agencia de Noticias ANDES, Wikipedia

Armani 6,5: Visti i precedenti di Caballero, decide di rischiare poco in impostazione e non disdegna il rinvio lungo. Spettatore a lungo, compie un intervento decisivo su Musa.
Mercado 6,5: Grinta, determinazione, preciso e con buona spinta, si fa sentire anche con un paio di interventi al limite. Assist decisivo per Rojo con un bel cross teso.
Otamendi 6,5: Sempre puntuale nelle chiusure, imponente di testa, leadership preziosa la sua. Finora uno dei migliori della Selecion, fornisce sempre prestazioni autoritarie.
Rojo 7: Partita attenta del difensore del Manchester United, che con Otamendi lascia poco spazio a discussioni per gli attaccanti nigeriani. Il gol al volo di destro nel finale regala il passaggio del turno all’Argentina e apre scenari impensabili fino a ieri.
Tagliafico 6: Partita ordinaria, chiaramente i piedi non sono dei più morbidi, ma sotto l’aspetto della disciplina e della garra la sua partita è tutto sommato buona. (dal ’79 Aguero s.v. Partecipa all’assedio finale)
Mascherano 6,5: Finora la miglior partita del suo fin qui dimenticabilissimo Mondiale. Nel primo tempo in fase di impostazione regala qualcosa ma recupera sempre in extremis, trattenuta lieve ma incolpevole che costa un rigore probabilmente esagerato, nel secondo tempo El Jefecito emerge nelle difficoltà. Iconico e sanguinante per buona parte del finale.
Banega 7: La sua assenza contro la Croazia è stata silenziosa ma roboante al tempo stesso, riesce a dare alla squadra ritmo e personalità nelle giocate finora a lei sconosciute. Assist pazzesco per il gol di Messi. Nel secondo tempo ha un calo fisico, ma la sua presenza è fondamentale ad oggi per la Selecion.
E. Perez 6: Forse la prestazione meno rilevante dell’Argentina. In posizione ibrida tra esterno e mezz’ala di destra non regala particolari lampi, ma buona generosità. La sua presenza non si sente molto, sembra quasi irrilevante ai fini della gara. (dal ’60 Pavon 6,5: Ingresso determinante, crea scompiglio con il suo solito dinamismo e la sua spregiudicatezza.)
Di Maria 6,5: Primo tempo su standard elevatissimi, regala strappi e dribbling che fanno domandare come abbia fatto Sampaoli a lasciarlo in panchina con la Croazia. Nella ripresa ci ha dato la risposta: crollo fisico verticale, perde lucidità nelle giocate e perde palloni in quantità. (dal ’70 Meza 6: Ingresso in partita impacciato, col passare dei minuti regala energia preziosa alla sua squadra per il finale trilling. Anche lui uno dei più positivi fin qui, scommessa di Sampaoli che sta pagando.)
Higuain 6,5: Primo tempo sugli scudi per El Pipita, che col suo movimento e la sua difesa della palla moltiplica le opzioni offensive e sgrava finalmente messi di parte del peso dell’attacco argentino. Nella ripresa, in parte come tutta la squadra, cala, ma la sua gara rimane importante. Da riconfermare.
Messi 7: Mettigli in parte qualcuno con cui dialogare e che porti via qualche avversario, e come per magia la Pulce ritorna. Aggancio da favola, controllo principesco e destro a incrociare che sblocca psicologicamente Nazionale e Leo. Il suo Mondiale inizia stasera.

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