Le Stati(calci)stiche: “A volte ritornano”

La 30° giornata porta con sé molte sorprese. Si conclude con 21 reti totali, di cui 3 rigori (mentre un penalty è stato sbagliato da Maccarone). Gli ammoniti sono 38, mentre ad essere espulsi sono soltanto il bresciano Mareco ed il ducale Dzemaili, oltre all’allenatore del Chievo, Pioli. Lapartita più cattiva, dal punto di vista dei cartellini estratti è quella giocata tra Parma e Sampdoria, con ben 7 gialli e un rosso. La più pacifica è quella disputata, invece, tra Juventus e Brescia, dove si registra solo un rosso, quello dell’appena citato difensore delle Rondinelle.

A volte ritornano. Le squadre e anche i giocatori. Partiamo dai gruppi. Lo stop del Milan Palermo riapre i destini del campionato. L’Intermeno 2, il Napoli meno 3 e l’Udinesemeno 6, la parte finale della Serie A sarà  da mozzare il fiato. Anche per la retrocessione il discorso è ancora aperto: tranne il Bari, per cui l’incubo matematico è sempre più vicino, molti team sono ancora in lotta tra loro per evitare la B.

Straordinario il cammino percorso fin qui dai neroazzurri di Leonardo: l’allenatore ha ottenuto 11 vittorie in 14 partite, durante le quali ha perso solo due volte e pareggiato in un unico match. L’arma vincente dell’Inter è senza dubbio l’attacco, con 54 reti è il migliore insieme a quello dei friulani. Proprio quel reparto avanzato che invece ha sofferto contro il Lecce di De Canio. La realizzazione di Pazzini, non vuol dire solo il sesto gol per l’ex doriano (il dodicesimo se conteggiati con i sei centri con la Sampdoria), ma soprattutto un derby che ha il sapore di sorpasso a danno dei cugini rossoneri.

Gli uomini di Allegri non perdevano in campionato da 6 mesi: l’ultima sconfitta risale al 18 dicembre con la Roma vittoriosa a San Siro. Inoltre è il primo risultato negativo dal 2011. Dall’inizio del torneo è appena la seconda sconfitta. Nella prima fu il Cesena a fare bottino pieno. La difesa guidata da un incerto Nesta, sebbene sia ancora la migliore di tutte le altre, prende un’altra rete. È il difensore Goian a segnare stavolta, alla sua prima gioia con i rosanero, e che festeggia così il suo rientro in campo, dal momento che non giocava dal 6 gennaio. Demeriti del Milan ma soprattutto merito del Palermo di Cosmi: i siciliani venivano da 5 sconfitte consecutive e subivano reti da ben otto incontri. I tre punti e la porta inviolata sono stati aiutati dalla recente storia di queste squadre: il Milan non riusciva a vincere al Barbera da quattro anni.

Ad avere nuove speranze è anche il Napoli di Mazzarri: contro il Cagliari la doppietta di Cavani, tornato a segnare dopo sei turni di pausa, portando il suo personale score a 22, ed eguagliando quello di Vojak nel campionato ’32-’33, permette ai partenopei di prenotarsi nella volata finale verso lo scudetto. Ottima prova quella degli azzurri: in particolare il portiere De Sanctis, nonostante Acquafresca lo limiti a 799 minuti senza subire segnature, riesce a mantenere l’imbattibilità  più lunga al San Paolo superando il precedente record di Castellini ottenuto a Napoli nel 1982.

Infine nella lotta al tricolore non si può escludere l’Udinese, semplicemente per il percorso che sta proseguendo: 13 risultati utili consecutivi, con 3 pareggi e 10 vittorie. Se si aggiunge una difesa che non subisce reti da 656 minuti si capisce come non siano vani i sogni dei ragazzi di GuidolinDi Natale, intanto, raggiunge il suo 200° gol da professionista.

Nella parte centrale della classifica si segnalano la vittoria fuori casa del Chievo contro l’evanescente Bari e il pareggio tra Bologna Genoa. Se non avessero i tre punti di penalizzazione i felsinei ne avrebbero 43, cioè uno in meno rispetto a come si è concluso lo scorso campionato. Per i grifoni, invece, con la rete di Dainelli sono in totale 14 i giocatori che finora hanno segnato. Nella parte medio-bassa, invece, spicca l’altra vittoria fuori casa della giornata, ottenuta dal Parma, che non vinceva dal 23 gennaio, contro la Sampdoria. I blucerchiati continuano così a perdere da quattro giornate, di cui tre giocate al Ferraris.

A volte ritornano anche le persone. O meglio, forse i protagonisti di questa giornata: Alessandro Del PieroFrancesco Totti. La rete del campione bianconero permette finalmente a Del Neri di tornare al successo dopo cinque turni, quando vince nel derby d’Italia contro l’Inter. Ma è soprattutto un successo per il “ragazzo” trentaseienne di Conegliano: parte titolare per la seconda volta consecutiva, dopo cinque partite in cui ha iniziato sedendo in panchina, e subito la sua presenza diventa fondamentale negli schemi delle Zebre. Da Torino a Roma: l’altro campione, come Alex, viene da un periodo e da un campionato in cui spesso ha dovuto vedere le partite da seduto. Totti è stato finora sostituito già  10 volte, sia con Ranieri che con Montella. Ma già  da due incontri sta rendendo felice l’ex aeroplanino: con la seconda doppietta consecutiva risolleva il morale dei giallorossi e soprattutto il suo. Si porta a 201 reti realizzate in 466 partite di Serie A, di cui 54 rigoriLa prima risale al 1994 contro il Foggia. Nella particolare classifica dei giocatori più prolifici del massimo campionato si posiziona al sesto posto, dopo PiolaNordhalMeazzaAltafini Baggio. È proprio l’ex Divin Codino l’obiettivo dichiarato dal Pupone: soltanto quattro le realizzazioni che li separano. Chissà  forse già  prevede altre due doppiette.

Alla prossima settimana!

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