Le Stati(calci)stiche: scudetto strapPato?

La 31° giornata porta con sé degli scossoni sia in cima, sia in fondo alla classifica. Nella lotta scudetto colpaccio del Milan che con la doppietta di Alexandre Pato (ed il suo amore tanto chiacchierato per Barbara Berlusconi) si porta a +5 punti dall’Inter sconfitto nel derby di San Siro. I nerazzurri non perdevano da otto anni una gara con il risultato di 3-0 (l’ultima volta contro la Juve nel 2003), mentre a sette anni fa risale l’ultimo campionato in cui erano stati sconfitti dai cugini “indiavolati” sia all’andata che al ritorno. Il concorrente diretto dei rossoneri è per ora il Napoli, che vincendo contro la Lazio si porta a -3 dalla vetta. Nella lotta per evitare la serie B, invece, ottime prove per le vincenti Brescia e Bari e per il Cesena che riesce a strappare un pareggio contro la Fiorentina. Se non si considera il recupero con l’Inter, sarebbe il nono risultato utile consecutivo per i giocatori di Mihajlovic.

I gol realizzati in totale sono 28, di cui due realizzati su calcio di rigore, dal bresciano Caracciolo e dal milanista Cassano. Quarantacinque, invece, gli ammoniti della giornata a cui vanno aggiunti quattro espulsi: due nella stracittadina di Milano e due nello scontro Napoli-Lazio, tra cui l’allenatore biancoceleste Edy Reja. La partita più cattiva è stata sicuramente quella svoltasi tra Udinese e Lecce, in cui i gialli sono ben 8. Relativamente più calma è quella tra Parma e Bari, match in cui l’arbitro ha dovuto mettere mano al taschino solo due volte.

 

L’unico pareggio finito a reti vuote è quello tra Chievo e Sampdoria. Un risultato che per molti non ha sorpreso: dei dodici pari finora realizzati dai clivensi, otto sono terminati con uno zero a zero, mentre i doriani non segnano fuori casa da 722 minuti. L’allenatore dei veronesi, Pioli, ha dichiarato: «Se avrei scommesso sullo 0 a 0? Io non scommetto». E viene da pensare che non lo abbia fatto perché in realtà  non conveniva. La gara, infatti, ha rappresentato uno dei rari casi in cui i bookmaker valutavano più la vittoria di una delle due squadre che l’esito senza vincente.

 

Le vittorie esterne sono tre: Cagliari, Bari e Juventus portano a casa tre punti lontani dalle mura amiche. In particolare, i bianconeri non vincevano fuori dallo stadio Olimpico di Torino da due mesi e lo hanno fatto battendo i giallorossi di Montella allo stadio Olimpico di Roma. Sancendo, inoltre, la prima sconfitta in campionato per l’ex aeroplanino alla guida dei capitolini.

 

Strano incontro quello tra Udinese e Lecce. Si incontravano il miglior attacco e la peggior difesa della stagione finora. E invece è terminata con i friulani che non segnano e i salentini che non prendono goal. Ora sono più vane le speranze di arrivare primi per gli uomini di Guidolin. Allo stadio Via del Mare non riescono ad ottenere né il quattordicesimo risultato utile consecutivo, né la sesta vittoria consecutiva fuori casa. Perde, inoltre, la prima partita del 2011, nonché l’imbattibilità  del portiere Handanovic. Non subiva reti da 704 minuti.

 

Infine un’occhiata alla gara disputata ad ora di pranzo. Fino a ieri era un orario positivo per la Lazio, dal momento che aveva sempre vinto nelle tre occasioni finora capitatele. Stavolta è andata meglio a Cavani: dopo la doppietta di mezzogiorno contro il Cesena, la quarta tripletta di questa stagione (Juventus, Sampdoria e Utrecht le vittime) gli permette non solo di superare il record di Vojak, che nel 1932 segnò 22 reti con la casacca azzurra, ma soprattutto di agganciare Totò Di Natale in vetta alla classifica marcatori di questo campionato. E mancano ancora sette giornate.

 

Alla prossima settimana!

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