Atalanta, Colantuono: “Terza stella Juve? Se vinci un campionato sul campo, è giusto che lo senti tuo”

L’allenatore dell’Atalanta Stefano Colantuono, nella mattinata odierna, è stato protagonista della conferenza stampa di rito del sabato.

Mister, l’obiettivo è rovinare la festa bianconera?
“Andiamo a giocarci la partita, ma sappiamo che non sarà una passeggiata: hanno festeggiato, sì, ma hanno ancora la finale di Coppa Italia, e quindi Conte avrà tenuto tutti sul pezzo. Per loro sarà un test prima del Napoli”.

 

Saranno più rilassati perché la testa è alla finale di Coppa Italia?
“Dovendola usare come banco di prova e giocando in casa, non troveremo certo una squadra sazia e appagata. Conosco Conte, ci terrà a finire bene”.

 

Quanto ha influito il carattere di Conte nella corsa-Scudetto?
“Conte pesa molto, perché oltre ad avere qualità tecniche la Juve ha trovato con Antonio la mentalità giusta: una squadra grande non può vincere solo grazie ai curriculum dei giocatori, ma lo fa anche grazie alla fame, e in questo percorso di crescita Conte è stato fondamentale”.

 

Che somiglianze ci sono tra Colantuono e Conte?
“Eh, lui ha vinto lo scudetto… Intanto è un amico, poi un allenatore che stimo. Abbiamo fatto gavetta entrambi, partendo da categorie più basse, e Conte ha avuto il merito di approdare in una società grande, nella quale grazie al suo lavoro è arrivato lo Scudetto”.

 

Battere la Juve sarebbe la ciliegina sulla torta?
“Sì, ma sarà una partita molto difficile, lo dico subito. Cercheremo di fare bella figura, vorremo fare una gran bella partita, per coronare una stagione che per noi è valsa come uno Scudetto”.

 

In caso di vittoria andrà nuovamente a Caravaggio?
“Ho già dato ieri (Colantuono aveva promesso che in caso di salvezza sarebbe andato a piedi al santuario di Caravaggio, ndr), anche in maniera pesante. Tornerò al santuario, ma non a piedi. Il ritorno in macchina? Ho fatto sedici chilometri all’andata, mica poco (ride, ndr)”.

 

Si sta preparando per il Pizzo Formico?

“Si fa a piedi, in altura, con meno caldo: ieri è stata una faticaccia (sorride, ndr)”.

 

Ha saputo della querelle sui biglietti del settore ospiti?
“Dispiace, ma da una parte può essere comprensibile: festeggiano lo scudetto dopo tanti anni. Certo, dispiace non avere tanti tifosi atalantini, ma invitiamo la nostra gente a ricaricare le pile per quando ci incontreremo nuovamente: come mercoledì, quando saluteremo la città”.

 

Cosa ne pensa dell’addio di Luis Enrique? Il nostro campionato ha troppe tensioni?
“È stressante, ci vuole un grande allenamento. Chi fa questo lavoro è un privilegiato, ma anche nel nostro compito abbbiamo grandi pressioni che non tutti riescono a sopportare, metabolizzare e smaltire: ci può stare che un allenatore scelga altre realtà”.

 

E la polemica sulle tre stelle?
“Non posso parlare di cose su cui si può essere strumentalizzati. Non lo so… Al di là delle decisioni, che dovranno essere rispettate e accettate, se uno sul campo il campionato l’ha vinto, è giusto che se lo senta”.

 

Parliamo di formazione: confermerà quella vista a Seriate?
“Sì, con Peluso, tenuto a riposo precauzionale. Bellini ci sarà, Cigarini starà fuori perché lo voglio far riposare, poi si deve preparare per il matrimonio (sorride, ndr). Proveremo Cazzola perché dobbiamo prendere una decisione. Minotti? Vediamo”.