Serie Bwin: nel big match la spunta Zeman; Insigne e Immobile stendono 2-0 il Torino e il Pescara respira la A

Dopo l’entusiasmante pomeriggio di cadetteria, il big match di giornata era in programma all’Adriatico di Pescara, dove i padroni di casa ospitavano la capolista Torino, con la speranza di agguantare quei punti che ad entrambe servirebbero per il tanto sognato passaggio diretto nella massima serie.
Il Pescara e il Torino sono le formazioni migliori e più spettacolari che il calcio italiano di categoria abbia potuto offrire in questa stagione; Zeman contro Ventura, i tecnici più ‘esperti‘ della B, il miglior attacco, quello del boemo, contro la miglior difesa, quella granata, il calcio spumeggiante, tutto corsa e tocchi di classe, contro la pragmaticità della corazzata di Cairo.
Pescara-Torino era tutto questo.

 

Il match comincia subito a ritmi vertiginosi, quelli caratteristici dei padroni di casa, i cui sforzi vengono premiati quasi subito; la partenza è a razzo, e bastano 11′ per far si che i gioiellini di Zeman si accendino.
Verratti innesca Insigne, il napoletano ubriaca quel che resta della difesa granata e insacca alle spalle di Benussi; il diciottesimo gol del fenomeno con la maglia biancazzurra manda il delirio l’Adriatico.
Il Toro, conscio della posizione di capolista che riveste, cerca di reagire immediatamente; pian piano, la squadra di Ventura guadagna il possesso del campo, e più volte sfiora il gol del pareggio, che sarebbe pure meritato, con le giocate di Pasquato che impensieriscono non proprio il secondo portiere Ragni, in campo per la squalifica di Anania.
Proprio quando il Torino sente nell’aria che il pareggio è possibile, arriva il raddoppio; stavolta è l’altro fenomeno di casa, Immobile, a colpire.
Il marchio di fabbrica dell’altro napoletano, ossia il colpo di testa, è vincente, e l’assist di Zanon è perfetto per la sua ventisettesima rete stagionale; sempre più capocannoniere.

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Nella ripresa, Ventura capisce che è arrivato il momento di giocarsi tutte le carte a disposizione; Surraco entra subito al posto di uno spento Stevanovic, poi Meggiorini per Pasquato, ma è sempre il Pescara a tenere in mano le redini del match.
E quando il Torino trova il gol, con Sgrigna fal limite dell’area, ci pensa l’arbitro ad annullarlo perchè il gioco era praticamente fermo.
I minuti passano e il Torino rischia di capitolare ed incassare la terza rete; prima è Immobile a mangiarsi la doppietta, poi Caprari, entrato in campo proprio al posto del napoletano con la maglia numero diciassette.
Ventura le prova tutte, inserisce De Feudis per Iori, ma lo sforzo del Torino produce di buono solamente un palo, colpito da Sgrigna dopo una doppia deviazione di Ragni e Capuano.

 

Dopo quattro minuti di recupero, la festa può partire; l’Adriatico, in festa, esulta per i suoi beniamini.
Il talento immenso dei padroni di casa stende la capolista; anzi, l’ex-capolista, perchè con questi tre punti il Pescara scavalca i granata e si piazza al primo posto, staccando di tre punti il Sassuolo terzo.
Zeman ha la meglio su Ventura, ad un passo ora da quello che sembrava un sogno all’inizio dell’anno.
Il Torino dovrà rialzarsi, ma la facilità con la quale dovrebbe superare le prossime tre gare non smuove di un millimetro le velleità di promozione della squadra di Cairo.
 

 

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