Genoa-Napoli 0-1: gli azzurri salgono al secondo posto in classifica
Nonostante l’assenza di Lavezzi, pedina determinante dello scacchiere di Mazzarri, il Napoli riesce ad ottenere la quinta vittoria stagionale in trasferta, agguantando il secondo posto temporaneo in classifica e sfatando l’ultimo tabù dell’era De Laurentiis, che voleva gli azzurri mai vincitori nella Genova rossoblu.
La partita inizia da subito con ritmi interessanti, ed il Napoli dimostra un gioco abbastanza ragionato, forse proprio per la mancanza del Pocho, al posto del quale c’è Zuniga. Gli ospiti tendono a spingere dunque per pressare subito gli avversari, ed anche grazie ad un Maggio in piena forma, rinato dopo il goal al Bologna di due settimane orsono e che fa spesso fuori Criscito, gli azzurri riescono a prodursi in diverse folate offensive. L’agonismo del match è comunque destinato a crescere nel tempo anche sul versante ligure, ma Toni appare in apnea e finisce col risultare quasi sempre inconcludente. Il Napoli trova così il momento propizio per andare in vantaggio: su un lancio piazzato partito dai piedi di Gargano al 25′, Hamsik, fino ad allora autore di una buona prova, insacca con potenza di testa alle spalle di Eduardo, grazie anche alla partecipazione di un Veloso la cui marcatura ha del velleitario. Data la situazione, Ballardini pensa di attaccare il Napoli soprattutto sulla fascia destra, sfruttando anche la posizione non abituale di Zuniga, ma un Palladino inconsistente non è di aiuto alla causa rossoblu.
Nell’intervallo è dunque momento di cambi: gli stessi Veloso e Palladino lasciano il campo rispettivamente per Mesto e Rudolf. La partita si fa poco a poco più intensa e sicuramente più spigolosa: il Genoa recrimina diversi falli da rigore, invero non comprovabili, ma ad aggiudicarsi la nomea di “episodio clou” è la stramba espulsione di Michele Pazienza (la seconda della stagione dopo quella contro il Milan), nata da due falli inesistenti (nella prima circostanza il centrocampista azzurro scivola nei pressi di Rudolf senza toccarlo, mentre più tardi entra tempestivamente sul pallone strappandolo a Marco Rossi, ma anche in questa occasione senza “picchiare” l’avversario). Il Napoli è allora costretto a chiudere la partita in 10, e proprio nel frangente finale la tensione sale e porta più volte i partenopei ad invocare San Gennaro.
Mazzarri pensa poi di inserire Sosa per far riposare Hamsik in vista della sfida con lo Steaua (in precedenza era entrato anche Yebda per garantire maggiore copertura), ma gli azzurri non riescono più ad attaccare. Il risultato, tuttavia, rimane inchiodato fino al 95′.
Il Napoli espugna ancora Marassi dopo la vittoria con la Samp di Settembre e trova 3 punti pesantissimi che lo proiettano al secondo posto virtuale in classifica. L’unico neo riscontrato a Genova è la diffida dell’intera difesa, che costringerà Mazzarri a inventarsi di sana pianta la retroguardia contro il Lecce al San Paolo. Il Genoa, invece, si ritrova a non poter raccogliere nulla dalla gara prettamente maschia condotta, e si affaccia al derby della lanterna con il fuoco negli occhi del Grifone.
GENOA–NAPOLI 0-1
Genoa (4-3-1-2): Eduardo 6-; Rafinha 6, Ranocchia 6,5, Dainelli 6, Criscito 6; M.Rossi 5,5, Milanetto 6, Veloso 4,5 (1′ st Mesto 6); Kharja 5,5 (23′ st Destro 5,5); Toni 5,5, Palladino 4,5 (1′ st Rudolf 6). A disp.: Scarpi, Chico, Moretti, Jankovic, Destro. All.: Ballardini
Napoli (3-4-2-1): De Sanctis 6; Campagnaro 7-, Cannavaro 6,5, Aronica 6,5; Maggio 7, Gargano 7-, Pazienza 6, Dossena 6+; Hamsik 6,5 (39′ st Sosa sv), Zuniga 6 (19′ st Yebda 5); Cavani 6. A disp.: Iezzo, Santacroce, Cribari, Vitale, Dumitru. All.: Mazzarri.
Arbitro: Brighi
Marcatori: 25′ Hamsik
Ammoniti: Veloso (G), Campagnaro (N), Zuniga (N), Cannavaro (N)
Espulso: 40′ st Pazienza (N) per doppia ammonizione