La Juve è campione d’Italia, battuto il Palermo 1 a 0

I bianconeri conquistano il tricolore battendo 1 a 0 il Palermo grazie al rigore trasformato da Vidal.

fonte immagine:Валерий Дудуш
fonte immagine:Валерий Дудуш

Festa doveva essere è festa è stata per la Juventus, che  si laurea matematicamente campione d’Italia battendo il Palermo grazie ad Arturo Vidal allo Juventus Stadium, tripudante in attesa di festeggiare. In gara sin dai primi minuti si è svolto il copione che ci si aspettava, con la squadra di Antonio Conte che parte forte aggredendo gli avversari su ogni pallone, giocando per lo più a ridosso dell’area rosanero, ma grossi pericoli Sorrentino non ne corre, anche grazie ad una tempestiva uscita su Mirko Vucinic, chiudendo il suo tiro in calcio d’angolo. La squadra di Sannino aspetta in attesa del varco giusto per poter ripartire, ma anche in quelle poche occasioni in cui riesce a conquistare palla la squadra rosanero non ha la giusta lucidità per arrivare a ridosso dell’area di Buffon. Il primo tempo termina così a reti inviolate, a inizio ripresa la gara è pressocchè la stessa, ma il Palermo si presenta in campo più convinto, sfiorando il gol con Miccoli che trova il palo. L’occasione rosanero è però solo un lampo isolato, la Juve continua ad attaccare fin quando non trova l’opportunità giusta al 13′, quando Mirko Vucinic conquista il calcio di rigore per una spallata di Donati, dal dischetto si presenta Vidal che sale a 15 reti stagionali siglando la rete tricolore. I rosanero non si rendono più pericolosi, se non su qualche mischia su corner, i campioni d’Italia sfiorano invece il raddoppio prima con Quagliarella, subentrato a Vucinic, poi con una magia di Pogba che supera due avversari e per poco non trova l’eurogol. Proprio il giovane francese nel finale si rende protagonista per un’espulsione, quando dopo aver ricevuto una manata da Aronica reagisce con uno sputo, lasciando il campo in anticipo. Ma in campo non succede più nulla, dagli spalti e in tutte le piazze tinte di bianconero si aspetta  soltanto il triplice fischio finale, che arriva dopo 4′ di recupero certificando la matematica conquista dello scudetto da parte dei bianconeri, nello stesso 5 maggio che valse il tricolore undici stagioni fa, il secondo consecutivo dell’era Conte, scatenando la festa allo Juventus Stadium e per tutta l’Italia.

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