La Roma cala il tris a Cesena. Romagnoli in Serie B, Luis Enrique saluta l’Italia

È la partita degli addii, quella del tardo pomeriggio di Cesena. L’ultima degli emiliani in Serie A, che dopo due anni nella massima serie tornano a calcare i campi di provincia. Ma soprattutto l’ultima di Luis Enrique al timone della Roma, giunto a fine campionato con il rammarico di non esser riuscito a dimostrare sul campo il suo tanto decantato stile di gioco.

Ma si gioca, e il Cesena di Beretta – con la rete iniziale di Del Nero – sembra voler far sul serio. Al 17esimo una papera di Lobont permetterebbe al Cesena di portarsi in vantaggio di due reti, ma stavolta Del Nero è meno reattivo. Al 26esimo la reazione della Roma: Lamela pennella per Bojan che segna di testa il suo ottavo goal in campionato. Cambia il passo dei giallorossi che, cinque minuti più tardi, si portano in vantaggio con Lamela, servito da uno splendido assist di Francesco Totti. La Roma blocca gli avversari, e B0jan tenta la doppietta personale con un gran tiro dalla distanza, accarezzando però solo la traversa.

Mentre Beretta non opera cambi, nel secondo tempo si rivedono in campo per la Roma Perrotta e Cassetti. Ma è subito De Rossi a siglare il tris per la Roma su cross di Marquinho, protagonista di un match più che sufficiente. Ravaglia si rende protagonista di due grandi parate: prima su punizione centrale di Totti poi su Bojan pochi minuti dopo. Dopo diverse conclusioni dei giallorossi è un gran goal di Santana a siglare l’ultima rete in Serie A per il Cesena a rendere onore alla gran curva emiliana, vicina alla squadra sino all’ultimo minuto.

Sorrisi e abbracci per Luis Enrique in panchina, che vede così concludersi la sua prima e ultima – chissà – stagione in Italia.

Il suo progetto non è forse partito. Ma per la Roma ora potrebbe nascerne uno nuovo ed ancora più interessante: quello di Vincenzo Montella.