Lazio: è crisi!

Dopo i numerosi campanelli di allarme delle scorse settimane, la sconfitta rimediata nella sfida del Tardini di Parma sancisce definitivamente la crisi della Lazio. Solo un mese fa la squadra di Reja, reduce dalla vittoria nella stracittadina con la Roma, si apprestava ad affrontare un ciclo di partite, sulla carta decisamente abbordabili, che sembravano destinate a consentirle di prendere lo slancio necessario ad affrontare da favorita la corsa alla Champions. Ed invece, con Bologna, Catania, Cagliari e Parma la Lazio ha racimolato soltanto tre punti, arrivati contro la squadra sarda in una partita che definire sofferta è un eufemismo. La sconfitta di ieri sera in terra emiliana è arrivata al termine di un match che rappresenta la fotografia fedele dell’attuale momento della compagine biancoceleste. Una squadra priva di idee, senza mordente e fisicamente stremata che imposta le partite in attesa delle mosse dell’avversario, confidando quasi esclusivamente nell’individualismo dei suoi giocatori di attacco. Il risultato è una squadra che fatica a fare gioco, a creare pericoli per le difese avversarie ed a trovare ancor prima che il gol semplicemente la via per arrivare a concludere in porta. Che da quando Reja siede sulla panchina biancoceleste la squadra non abbia mai brillato dal punto di vista del gioco offensivo, non è certo una novità. Tuttavia, in questa stagione è venuto a mancare anche quello che lo scorso anno aveva rappresentato il punto di forza della Lazio, ossia il reparto difensivo.

 

Citando a memoria i risultati più eclatanti, quattro gol a Siena, cinque a Palermo, tre con Bologna e Parma, sono numeri impietosi per quella che lo scorso anno era tra le prime retroguardie del campionato. Se la squadra biancoceleste arriverà al big match di sabato prossimo con il Napoli comunque al terzo posto, la ragione è da ricercarsi esclusivamente nei demeriti delle dirette inseguitrici che non hanno saputo sfruttare il momento no della Lazio. Momento no che dalle parti di Formello viene imputato ai numerosi infortuni che quest’anno hanno falcidiato la rosa biancoceleste obbligando mister Reja ad insistere spesso sugli stessi uomini.

Ma se il rammarico del tecnico goriziano è legato fondamentalmente all’assenza di Klose in questo mese che probabilmente risulterà decisivo per la corsa al terzo posto, l’uomo che in questo momento sembra più mancare alla Lazio è invece Lulic. Perché se quella del tedesco è un’assenza pesante sotto porta, è il bosniaco la vera arma in più nello scacchiere biancoceleste. Velocità, imprevedibilità e capacità di saltare l’uomo, sono proprio le qualità che in questo momento mancano alla Lazio. Non a caso il periodo di flessione è diventato più evidente proprio in concomitanza con l’uscita di scena del fluidificante. Ma tant’è. La Lazio dovrà fare a meno di Klose e Lulic ancora per qualche giornata. Nel frattempo, Reja avrà una settimana per correggere i difetti e cercare la via che porta all’uscita dal tunnel. Nella sfida con il Napoli, se si vorrà continuare ad inseguire il sogno Champions, sarà fondamentale limitare i danni e soprattutto buttare un occhio alla differenza reti, dato che il confronto dell’andata si è concluso a porte inviolate. Si giocherà il sabato di Pasqua. E a Pasqua si sa, è tempo di resurrezioni.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Su questo sito utilizziamo strumenti nostri o di terze parti che memorizzano piccoli file (cookie) sul tuo dispositivo. I cookie sono normalmente usati per permettere al sito di funzionare correttamente (cookie tecnici), per generare statistiche di uso/navigazione (cookie statistici) e per pubblicizzare opportunamente i nostri servizi/prodotti (cookie di profilazione). Possiamo usare direttamente i cookie tecnici, ma hai il diritto di scegliere se abilitare o meno i cookie statistici e di profilazione. Abilitando questi cookie, ci aiuti ad offrirti una esperienza migliore con noi. Cookie policy