Luigi Necco a Radio Punto Nuovo: “I fischi all’inno? Gli scemi sono dappertutto”

Durante il programma Sorrisi e Palloni, condotto da Bruno Gaipa e in onda dal lunedì al venerdì dalle 14 alle 16 su Radio Punto Nuovo, è intervenuto Luigi Necco, storica firma del giornalismo partenopeo. Il tema caldo è la Nazionale e Necco critica, con il consueto stile, le voci riguardanti probabili fischi di Napoli all’inno nazionale (clicca qui per leggere):

Fonte: Gennaro Arpaia
Fonte: Gennaro Arpaia
“Gli scemi ci sono dappertutto, perché non trovare anche quelli che fischiano, l’importante è che quelli che non fischiano sanno che gli altri sono scemi e che li trattino da scemi. Oggi è in discussione l’avvenire di un paese, la sopravvivenza di milioni e milioni di giovani che non sanno cosa fare, ma le discussioni avvengono all’interno di un paese, non hanno nulla a che vedere con l’inno il quale, è solo un simbolo. Se c’è chi non lo sente faccia pure, loro fischiano e noi facciamo una pernacchia. Speriamo che la Nazionale sia un poco meglio di quella vista contro la Danimarca, quella faceva piangere.” E’ tempo di Nazionale a Napoli ma è anche la settimana del derby del sud: “Roma-Napoli mi riporta in mente a quando le partite erano meno ravvicinate, quando non c’erano tanti aerei, ma questo dava modo ai grandi maestri del giornalismo di dire che non era un derby. Oggi è come se stessimo nella stessa città, basta un’ora per andare a Roma. Questa Roma fronteggia bene questo Napoli che si è consolidato, è una minaccia per lo scudetto ma non dimentichiamo che abbiamo una splendida squadra.” Con classe e ironia Necco “snobba” la Juventus dalla lotta al tricolore tornando su una vecchia rivalità tra Roma e Napoli: “Una volta questa sfida aveva grande antagonismo, soprattutto tra i tifosi. Oggi questa è venuta meno perché con il tempo le cose cambiano; oggi non è che stiamo proprio sullo stomaco ai romani.. non possiamo odiarci… Ricordo la rivalità dei tempi del Napoli di Roberto Fiore che aveva una dimensione che sfuggiva al vero valore dello sport. C’era una carica umana, di tifo, di antagonismo anche giornalistico notevole, perché i giornali della capitale non erano mai stati con noi benevoli, e dico mai, e quindi per noi quella era un’occasione ghiotta per preparare la gara con la Roma. Purtroppo a noi non è andata sempre bene. Speriamo che vada bene venerdì, anzi, per me il risultato è fisso: vince il Napoli.” Necco chiude con un amarcord un po’ amaro per i tifosi azzurri, catapultati in quella primavera del 1988, quando la squadra di Bianchi si fece sfuggire uno storico bis tricolore: “Ricordo una sfida con la Roma ma non con passione, con perplessità. Ci fu un Napoli-Roma con Maradona in campo e Viola, presidente della Roma, contestato dai suoi tifosi. Mi sedetti accanto a Viola ma, incredibilmente, il Napoli perse e allora mi chiesi cosa fosse successo.. Successe che il Napoli si era rotto… si era scassato.. il Napoli aveva lotte interne che sorpresero anche Maradona e quell’incontro fece capire che il Napoli rischiava brutto. Infatti, perdemmo uno scudetto. Oggi è diverso, non c’è un giocatore che pesa così tanto nella squadra come Maradona ci sono altri valori, direi che invece di pensare al passato, meglio pensare al futuro”.

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