Milan-Atalanta 2-0, le pagelle rossonere: altro clean sheet e altra vittoria

Il Milan batte 2-0 l’Atalanta grazie all’autogol di Musso (propiziato da una magia di Theo) e la rete di Messias. Lo fa al termine di una partita giocata benissimo, sicuramente una delle migliori uscite stagionali dei rossoneri che sembrano essersi messi alle spalle del tutto il periodo difficile. Di seguito le pagelle degli uomini di Pioli:

Fonte: Антон Зайцев, soccer.ru

Maignan 6: torna finalmente disponibile e lo fa in una serata dove paradossalmente non deve fare nemmeno una parata. Però il lavoro che fa lui con i piedi è un’arma tattica che mancava parecchio.

Kalulu 7: il ruolo di braccetto gli calza a pennello: attento e puntuale in fase difensiva, propositivo e preciso in fase d’attacco. Anche lui è tornato agli standard a cui aveva abituato tutti.

Thiaw 7: cambiano gli attaccanti, cambiano le loro caratteristiche, ma non cambia il risultato: vanno a sbattere tutti sul centrale tedesco che si sta rivelando una piacevolissima scoperta.

Tomori 6,5: sempre aggressivo sull’uomo e anche bravo ad avviare la manovra da dietro. Pure lui sembra essersi ripreso dal periodo buio.

Messias 7: confermato titolare dopo il gol decisivo a Monza, prosegue da dove aveva lasciato. Si applica parecchio in fase di non possesso e poi, dopo essersene mangiato uno bello grosso, firma la rete che chiude il match (dall’89’ Saelemaekers: S.V.).

Krunic 6,5: fa un lavoro oscuro, ma preziosissimo a schermo della propria area. Quando poi ha palla tra i piedi, non perde mai la calma e fa sempre giocate semplici ed altrettanto efficaci.

Tonali 6,5: la sinergia con Krunic cresce sempre di più. Copre tutto il campo con la solita corsa e grinta e mette Leao davanti alla porta.

T. Hernandez 7: si vede che ha un conto aperto con qualcuno dalle parti di Bergamo. Per gli almanacchi risulterà autorete di Musso, ma per tutti sarà un altro super gol del francese contro l’Atalanta dopo quello della stagione scorsa.

B. Diaz 6: tanta applicazione quando c’è da difendere, manca un po’ di imprevedibilità quando c’è da sparigliare le carte tra la difesa nerazzurra (dal 74′ De Ketelaere 6: entra con il piglio giusto in un momento della partita dove c’è da usare più la spada che il fioretto).

R. Leao 6,5: si vede che non è il suo momento migliore in fase realizzativa tant’è che in un paio di circostanze ricorda il Leao di qualche tempo fa. Quando si accende però è sempre pericoloso, come quando spalanca le porte a Messias per il 2-0 (dall’89’ Rebic: S.V.).

Giroud 7: la sua partita, soprattutto il primo tempo, sarebbe da mostrare a tutti i ragazzini che vogliono fare il ruolo di centravanti. Fa un numero indefinito di sponde per tutti i compagni, si sacrifica in fase difensiva e lotta con tutti, a 36 anni suonati. Chapeau (dal 74′ Ibrahimovic 6: si rivede anche lui in campo dopo il lungo infortunio e mette a disposizione il suo fisico e la sua qualità per alleggerire la pressione atalantina).

All. Pioli 7: in un altro crash test importante il nuovo schieramento tattico dà risposte molto positive. Oltre a non prendere gol per la quarta partita di fila, per lunghi tratti si è rivista anche quella pressione e aggressione alta e feroce e sprazzi di bel gioco di cui si erano perse tracce da un mesetto a questa parte.

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