Napoli-Atalanta, parla l’ex Pierpaolo Marino: “Sarà una grandissima emozione”
“Vedi Napoli, e poi muori”. È ancora vivo e vegeto Pierpaolo Marino, che sembra sempre più entusiasta della sua scelta di approdare all’Atalanta, ma all’ombra del Vesuvio ha lasciato un pezzo di cuore.
Il responsabile dell’area tecnica della società orobica a Napoli ha vinto uno Scudetto e una Coppa Italia nella stagione 1986-87, dimettendosi al termine della gloriosa stagione, ma ritornando per la seconda volta in azzurro nel 2004. Marino, nel giro di poche stagioni, riportò la squadra partenopea dalla Serie C1 alla A, ma il rapporto con De Laurentiis si risolse consensualmente nel 2009.
Ecco le dichiarazioni di Marino a poche ore dalla partita dei ricordi, la prima da avversario al San Paolo.
Marino, quanto brucia la sconfitta di domenica?
“Tanto, è stata una sconfitta immeritata, rocambolesca. Meritavamo almeno un punto. Peccato”.
E oggi c’è il Napoli. La sua prima da avversario, al San Paolo.
“Sarà un’emozione grandissima, il pubblico napoletano mi ha dato molto e gli ho dato molto anch’io. Saluterò tutti con grandissimo affetto”.
Sarà anche una vetrina per i vostri gioielli. Gabbiadini, Peluso e Schelotto. Chi segue il Napoli?
“Sono seguiti tutti e tre, dal Napoli e da tutte le maggiori squadre europee. Sono sulla bocca di tutti”.
Dei tre più Gabbiadini e Peluso?
“Dai tam tam che si sentono direi di sì”.
Su Schelotto invece ci sono Liverpool e Valencia.
“Abbiamo visto gli accrediti di queste due società nelle partite che abbiamo giocato a Bergamo. Da noi non si è ancora presentato nessuno, però può darsi che lo stiano seguendo”.
Minotti verso l’Avellino?
“Penso proprio di no. Minotti rimarrà con noi”.
L’Atalanta pensa al futuro. Nei giorni scorsi avete rinnovato il contratto al giovane Almici, fino al 2016. Lui o qualcun altro la sorpresa da inserire in prima squadra il prossimo anno?
“Almici è un giocatore che ha fatto bene a Gubbio e così lo abbiamo premiato. Ma ora, quelli legati alla prima squadra, sono discorsi prematuri. Al momento esiste solo la salvezza dell’Atalanta. Ma per me i ragazzi che stanno per emergendo sono tutti uguali, non me la sento di fare un nome in particolare. Anche perché per ora c’è un obiettivo da conquistare, tutti insieme”.
Lavezzi-Anzhi, si può fare?
“Con quella clausola di risoluzione può succedere di tutto. Ma mi auguro per il Napoli che non accada”.
Pierpaolo Marino sbarca su Twitter. Perché?
“Lo ritengo un mezzo per stare con la gente e comunicare per capire cosa chiedono i nostri clienti principali, che sono i tifosi. Penso che sarà una moda destinata ad espandersi, perché l’informazione, la comunicazione, si sta spostando dalla carta stampa alle nuove tecnologie”.