Napoli, Grava: “Felice di essere tornato. Cannavaro e la Nazionale? La storia del modulo non regge!”

Gianluca Grava dopo essere tornato in campo da titolare sabato scorso con il Catania ha spiegato le sue emozioni alla radio ufficiale del Napoli.

Fonte: Danilo Rossetti (www.foto-calcio-napoli.it)
Fonte: Danilo Rossetti (www.foto-calcio-napoli.it)

Ecco le parole del difensore: “Era passato tanto tempo dall’ultima partita da titolare prima del Catania. Ho vissuto una settimana paticolare, mi sono fatto trovare pronto e sono contento. Abbiamo vissuto un periodo difficile io e Paolo Cannavaro. Sono stati momenti tristi e brutti che abbiamo superato alla grande. Voglio ringraziare la mia famiglia e mia moglie. Quando è arrivata la notizia dell’assoluzione, ero a casa sul divano, guardavo il telefono in attesa di sapere qualcosa. Ero in auto e l’ho saputo ascoltando radio Marte. Ho chiamato subito mia moglie e mi sono commosso. Poi ci siamo sentiti io e Paolo, abbiamo pianto. Con Roma e Palermo siamo stati in curva B, abbiamo capito l’affetto della gente. Comunque questa vicenda mi ha fortificato: quando sei innocente, c’è la voglia maggiore di dimostrare sul campo quanto vali. Mazzarri? E’ un grandissimo allenatore e un grande uomo: ci ha sempre accompagnato durante il periodo della squalifica. I suoi complimenti mi hanno fatto piacere. Tra l’altro, il nostro allenatore si basa sempre sugli allenamenti. Io so di dover dimostrare sempre, è uno degli insegnamenti di mio padre. Se sabato avessi fatto una brutta partita, avrei rischiato di rovinare tutto. Lo scudetto? Giusto sognare, ma non dobbiamo guardare troppo la classifica. Ora c’è la partita con la Lazio, siamo consapevoli di essere una grande squadra, ma i conti si fanno alla fine. Il secondo posto? Adesso non firmo neanche io, non dimentichiamo neanche l’Europe League. Potrò giocare, sono in lista Uefa. Duello Napoli-Juve? Penso che il campionato sia ancora lungo ed aperto: abbiamo un buon vantaggio sulle altre e daremo filo da torcere ai bianconeri. La sfida dell’1 marzo? Se ne parla già tanto, ma noi pensiamo solo alla Lazio, squadra forte anche se ci sono degli assenti. Il mio futuro? Non ci ho ancora pensato, ho tanta voglia di calcio e la partita con il Catania lo ha dimostrato. Mi farebbe piacere continuare con questa maglia. Gli apprezzamenti di Bruscolotti? Lo ringrazio, per me è sempre stato un grande. L’ho ammirato, ho disputato un torneo in Belgio con la scuola calcio Maradona-Bruscolotti, è stata una grande esperienza. Il mio soprannome preferito? Non lo so, mi piacciono tutti. Sono molto legato al Napoli, alla società e ai tifosi. Sono partito dalla serie C con De Laurentiis, siamo arrivati a livelli altissimi, vogliamo toglierci altre soddisfazioni. L’avversario che ricordo maggiormente? Quella con Ronaldinho, me la porto dentro. Cavani? Speriamo che possa darci una mano a vincere qualcosa. Posso solo dirgli che il calore di Napoli è unico e non si trova in altre piazze. Provo a fermarlo in allenamento. Ci stiamo migliorando anno dopo anno e vogliamo farlo ancora. Se n’è accorto Calaiò: ha capito che tutto è cambiato in meglio. Rolando? Mi ha fatto una bella impressione, ha voglia di lavorare. E’ rimasto impressionato dal San Paolo. Gli ho solo detto che ancora non ha visto niente. La mancata convocazione in nazionale di Cannavaro mi dispiace. Spero possa riuscirci, la storia sul modulo non regge. Giochiamo anche a quattro (clicca qui per leggere una disamina sulla mancata convocazione del capitano del Napoli)”.

Fonte: Radiomarte.it

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