Serie A: il Pagellone del Cesena

Fonte immagine: fabiofor
Il Cesena, dopo 20 anni di astinenza dalla massima serie, ha disputato un ottimo campionato, centrando l’obiettivo stagionale. La perfetta coesione tra società, tecnico e giocatori ha permesso alla compagine di raggiungere la salvezza con una giornata d’anticipo, grazie alla vittoria casalinga contro il già retrocesso Brescia.

Ficcadenti (all.) 7: Il vero artefice della salvezza è lui. Propone un coraggioso 4-3-3, inusuale per una neopromossa. Mostra un gioco a tratti entusiasmante. Resta fermo sulle sue convinzioni tattiche anche nel periodo difficile, a Febbraio dopo il pareggio di Parma, in cui rischia l’esonero.
Antonioli 7: Al ritorno nella massima serie, questo “ragazzino” classe ’69 non ha nulla da invidiare ai colleghi più giovani. Decisivo in molti frangenti della stagione, pochi errori, come quello ininfluente di Genova. Una stagione da incorniciare.
Nagatomo 7: Protagonista della prima parte della stagione, in cui diventa una delle sorprese del campionato, tanto da guadagnarsi la chiamata dell’Inter. Pendolino inarrestabile sulla fascia, le sue discese fanno impazzire gli avversari. La proprietà stravince la scommessa nipponica di inizio anno. Anche lui contribuisce alla salvezza della squadra.
Santon 4,5: Arrivato a gennaio dall’Inter nell’ambito dell’operazione Nagatomo, il terzino scuola nerazzurra avrebbe dovuto rilanciarsi. Al contrario delude le aspettative, collezionando solo undici presenze con la maglia del Cesena. Offre prestazioni poco convincenti e soffre la concorrenza dei compagni. Non riesce a ritagliarsi il giusto spazio. L’involuzione di questo ragazzo comincia ad essere davvero preoccupante.
Felipe 5:Il difensore centrale acquistato anch’egli nel mercato di gennaio, non risponde alle promesse fatte. Il Felipe di Udine non si vede più ormai da 2 anni, complice anche un infortunio, non riesce ad essere continuo nelle prestazioni, collezionando appena 7 presenze.
Von Bergen 6,5: Altro buon colpo messo a segno dalla proprietà. Dopo aver disputato un discreto mondiale, lo svizzero si conferma a buoni livelli anche nel campionato italiano. Unica sicurezza nell’incerto reparto difensivo della compagine emiliana.
Ceccarelli 6: L’esterno difensivo del Cesena disputa un ottimo campionato sotto il profilo della quantità e dell’impegno. Colleziona 31 presenze, arricchite da 4 assist e da un goal importante nella vittoria esterna di Brescia.
Lauro 6: Opaco nella prima parte di stagione, offuscato dall’ottimo Nagatomo. Al contrario non soffre la concorrenza di Santon, guadagnandosi la fiducia del tecnico, che lo preferisce all’ex nerazzurro per tutta la seconda metà del campionato.
Pellegrino 5,5: Contro ogni aspettativa è lui il titolare al centro della difesa. Una stagione sufficiente, macchiata però da diversi errori individuali. Clamorosi i due autogoal consecutivi contro Roma e Milan.
Benalouane 4: Il franco-tunisino doveva essere uno dei punti di forza del Cesena: il colpo di mercato è invece diventato il flop. Parte discretamente, per poi perdersi. Prestazioni altalenanti, protagonista in negativo nella partita di Bari e nel derby casalingo col Bologna, dove litiga con l’ambiente, dopo aver reagito malamente ad una sostituzione. Da metà Gennaio ad Aprile, non vede quasi mai il campo, in tutto le presenze sono 14. E pensare che doveva andare alla Juve…
Caserta 6: Salta i primi 3 mesi della stagione. Quando rientra fa valere le sue qualità tecniche e la sua maggiore esperienza rispetto ai compagni. Pedina efficiente nello scacchiere di Ficcadenti.
Colucci G. 6: Continuo durante tutto l’arco della stagione, garantisce come Caserta qualità ed esperienza in mezzo al campo. Soprattutto all’inizio del campionato, quando alcuni dei suoi compagni faticano a trovare la loro dimensione nella massima serie.
Sammarco 5,5: Il centrocampista comasco si aggrega alla squadra cesenate all’inizio del mercato di riparazione. In 5 mesi colleziona solo 9 presenze ma quando è chiamato in causa contribuisce con una buona fase di pressing e un goal, quello del pareggio contro il Parma.
Appiah 5: Altra delusione della stagione. Parte bene, sembra rinato, si spegne col tempo. Non gioca dalla 23esima giornata. Complice anche le non perfette condizioni fisiche, disputa solo 14 partite, dove brilla solo in quelle iniziali, e poi finisce nel dimenticatoio. Troppo poco per uno che doveva essere titolare inamovibile. Disattende le aspettative come Santon e Benalouane.
Jimenez 8: Il fiore all’occhiello. Grazie alle sue giocate, e soprattutto ai suoi goal ( che alla fine saranno 9, non aveva mai segnato così tanto in serie A), il cileno è il vero trascinatore dei bianconeri. Gioca benissimo sia nel tridente offensivo che quando viene impiegato come interno di centrocampo. Sempre continuo e decisivo in tutto l’anno, il numero 10 disputa forse la sua migliore stagione in Italia. Un giocatore che meriterebbe ben altri palcoscenici. Va fatto un plauso alla società per averlo portato qui.
Giaccherini 7,5: E pensare che appena due anni fa giocava in prima divisione. “La Perla di Talla” è una delle sorprese del campionato. Al suo primo anno in A gioca con la personalità di un veterano. Insieme a Jimenez, è l’uomo decisivo dei bianconeri. Indispensabile nel tridente offensivo di Ficcadenti, l’esterno gioca con continuità, mette assegno 7 reti pesantissime, come la doppietta di Genova contro la Samp. Spina nel fianco delle difese avversarie, è il calciatore che più di ogni altro ha fatto il salto di qualità. Ora deve confermarsi a questi livelli.
Parolo 7: La sorpresa del centrocampo del Cesena. Anch’egli tra i protagonisti assoluti dell’annata positiva della squadra. Ottimo jolly in mezzo al campo, forte tecnicamente, le migliori azioni spesso partono dai suoi piedi. Sorprendente per la costanza di rendimento al primo anno nella massima serie, mostra una notevole capacità di tiro. Sigla anche 5 reti, alcune di pregevole fattura, come quella fondamentale contro la Lazio. Le sue prestazioni convincenti lo portano addirittura alla corte di Prandelli.
Rosina 5,5: L’ex Zar di Russia non riesce a conquistare Cesena. Giunto dallo Zenit, mette insieme 10 presenze partendo 5 volte dalla panchina, condite anche da un goal contro il Parma. Complice la stagione super dei suoi compagni di reparto, non incide come dovrebbe.
Bogdani 6,5: Autore di un campionato onesto, l’albanese che gioca ormai da undici anni in Italia, mette insieme 8 reti spesso decisive. Le marcature di Erjon valgono da sole ben 11 punti in classifica: le due al Lecce e il goal della vittoria contro il Bari sono macigni per la classifica dei bianconeri. Ha sempre lottato in mezzo al campo e partecipato alla manovra della squadra.
Malonga 6: Il giovane francese soffre anch’egli l’abbondanza nel reparto offensivo. Nonostante ciò raccoglie 22 presenze, chiude la stagione in crescendo siglando 2 reti.
Budan 5,5: La stagione del croato è condizionata inevitabilmente dagli infortuni. Unico acuto il goal alla terzultima giornata contro l’Inter.
Calderoni s.v.: Dellafiore s.v.,Fatic s.v.,Piangerelli s.v., Gorobsov s.v.,Riski s.v., Rodriguez s.v..
Società 7,5: Tra tutte le squadre coinvolte nella lotta salvezza, il Cesena è la vera protagonista del mercato. Mette a segno colpi importanti, Jimenez su tutti. Paradossalmente incidono di più gli inaspettati Von Bergen e Nagatomo che i più attesi Rosina, Santon e Benalouane. La mossa vincente: la totale fiducia nell’allenatore, nonostante il periodo difficile dopo la sosta natalizia, in cui i tifosi chiedevano la sua testa.
Si conclude un’annata positiva per il Cesena. Nei mesi estivi il presidente Campedelli dovrà programmare il futuro, senza il tecnico Ficcadenti, il cui rapporto con la società è terminato in maniera consensuale. La priorità sarà data alla scelta dell’allenatore e successivamente alla campagna acquisti. Il riscatto di Jimenez dalla Ternana, ma anche le lusinghe delle “Grandi” ai suoi giocatori di punta ( vedi Giaccherini e Parolo) terranno il Presidente molto occupato quest’estate. In bocca al lupo.

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