Parolo giustiziere della discontinuità. Parma Napoli 1-0

Il posticipo della domenica va in scena allo stadio Tardini di Parma.

Parolo, in gol durante Sassuolo-Parma
Parolo, in gol durante Sassuolo-Parma

Di fronte gli emiliani di Donadoni ed il Napoli di Benitez, fresco di vittoria con i campioni d’Italia della Juventus. Il Parma, dopo le due sconfitte consecutive con le romane (prima Lazio e poi Roma nel recupero), lascia fuori Cassano affidandosi al campano Raffaele Palladino mentre il Napoli, che ritorna alla sua curiosa maglia giallo canarino, schiera l’undici titolare che sembra aver garantito a mister Rafa l’equilibrio che cercava da tempo. Di fronte due squadre toniche e preparate tatticamente che potrebbero correre il rischio di annullarsi a vicenda. Detto-fatto, il primo tempo registra un equilibrio assoluto tra le due compagini con pochissimi tiri in porta e molto gioco a metà campo. Il Napoli sembra, di tanto in tanto, trovare il corridoio giusto per la porta di Mirante ma un’attenta difesa gialloblu sventa ogni pericolo con Paletta e Felipe. Il primo tempo finisce con pochissimo da annotare sul taccuino. La seconda frazione di gara muove i primi passi sulle orme della prima e solo Biabiany al 51° impensierisce Reina con un cross di esterno destro dalla sinistra sul quale il portierone azzurro deve lanciarsi in tuffo ed anticipare gli accorrenti attaccanti del Parma. Due minuti più tardi ci prova Insigne dalla distanza ma il suo tiro è troppo centrale e di facile presa per Mirante. Al 54° si sblocca il match: Paletta, salito in mediana, serve di esterno destro Schelotto; l’argentino appoggia di prima al centro dell’area dove arriva come un treno l’accorrente Parolo che sfodera un destro imprendibile per Reina. Il Parma è in vantaggio. I ragazzi di Donadoni si galvanizzano e ci provano qualche minuto più tardi con Acquah, il cui temerario tentativo dalla distanza regala un pallone alla curva. Stessa fine, a parti invertite, fa la punizione di Ghoulam al 60°. Il ritmo si fa forsennato ed è Schelotto, due minuti dopo, a non sfruttare una perfetta imbucata del solito Paletta. L’argentino, infatti, solo davanti a Reina, affetto da un improvviso attacco di altruismo, prova a servire l’accorrente Biabiany ma sbaglia l’appoggio e regala il pallone al Napoli. Al 66° gli ospiti provano a rispondere con Jorginho che si libera splendidamente a centrocampo e serve il pipita Higuain che da posizione impossibile tira sull’esterno della rete. E’ l’ultima chance per Higuain che un minuto dopo lascia, malvolentieri, spazio a Duvan Zapata, mentre Mertens sostituisce uno spento Callejon completando il doppio cambio.  Il Napoli non si sblocca nel gioco e  non arriva alla conclusione quasi mai ma al 75° un gioco di triangoli porta Zapata davanti a Mirante: il colombiano cade in area dopo un contatto col portiere e Bergonzi non ha dubbi nell’ammonire l’attaccante per simulazione. La decisione del direttore di gara appare dubbia già dai primi replay e sarà oggetto della moviola post-partita. All’81° Benitez tira fuori Hamsik e prova a giocarsi la carta Pandev. Ci prova ancora il Napoli con Zapata che impensierisce Mirante con un colpo di testa in torsione su cross teso di Mertens, ma il pallone finisce di poco alto sulla traversa. L’impavido centravanti azzurro ci riprova all’89°, ancora di testa, su cross di Insigne ma il suo tentativo ha la stessa sorte del precedente. Il Napoli non ha più niente da dire e al fischio di Bergonzi, si piega all’esito della gara. Il Parma di Donadoni, dunque, batte gli azzurri all’andata ed al ritorno raccogliendo i frutti di un’ottima ripresa e sfruttando, forse, l’unica vera occasione da gol concessa dal Napoli durante la partita. Il gol di Parolo spoglia gli azzurri della candida e gloriosa veste della vittoria con la Juventus, mettendo a nudo tutti i nei della stagione dei partenopei. La discontinuità ha un carissimo prezzo da pagare ed il Napoli stasera mette mano al portafoglio dicendo addio alla Roma ed al secondo posto in campionato.

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