Top 5 gol 16a giornata

Juventus e Milan proseguono la loro corsa in testa alla classifica, distanziate di due punti. L’Udinese è a pari punti con i rossoneri, dopo il pareggio con la Lazio; il Napoli cede in casa con la Roma, mentre l’Inter si rimette in corsa con la terza vittoria consecutiva. Top 5 gol di SoccerMagazine.it!

Francesco Lodi - Fonte: FlickR - Autore: Sicilia Today

5° posto – Galloppa (3-3 al Lecce): i bei gol sono ancora più belli se al contempo sono anche importanti. E’ il caso della rete messa a segno da Galloppa contro il Lecce, che vale il pareggio dopo una rimonta dal 1 a 3: gran sinistro di prima intenzione dalla distanza, potente e a mezza altezza.

4° posto – Quagliarella (2-0 al Novara): ha dovuto aspettare un anno per ritrovare la gioia del gol. Dopo un lungo infortunio bisogna avere la forza di aspettare il momento giusto, si dice; ma per uno come Quagliarella, abituato a segnare in ogni modo e da qualsiasi posizione (perfino da centrocampo, come ha fatto con la maglia della Samp), la pazienza era arrivata a un limite. Ed eccolo a sfoderare un stacco imperioso, degno del miglior Bierhoff, per salire in cielo, colpire di testa e indirizzare la palla sul secondo palo della porta difesa Ujkani, estremo difensore del Novara. ‘Na bellezz’!

3° posto – Ramirez (1-1 al Genoa): il centrocampista del Bologna, abituato a grande gesti tecnici, per una volta deve accontentarsi di lasciare le luci della ribalta a Marco Di Vaio, autore di un pregevole assist al volo di tacco, che smarca libero l’uruguayano al centro dell’area. Per Ramirez è facile, da quella posizione, battere Frey.

2° posto – Lodi (1-0 al Palermo): si può paragonare un giocatore del Catania a David Beckam? Sì, se si tratta di Francesco Lodi, forse il miglior tiratore di punizioni in Italia. Si esagera? Andatevi a rivedere le sue reti. Ultima, in ordine di tempo, quella messa a segno nel derby siculo contro il Palermo: con palla posizionata sul centro-sinistra, lontana circa 30 metri dalla porta, il fantasista sfodera un sinistro a giro tagliato e potente, imparabile per qualsiasi portiere.

1° posto – Di Michele (2-1 al Parma): su di lui si sono espressi tanti giudizi. Il più corretto è il seguente: se avesse un po’ più di continuità, unita a una maggiore freddezza sotto porta, si tratterebbe di uno degli attaccanti più forti in Italia. Ma da un “ragazzone” di 35 anni non ci si può aspettare alcuna ulteriore maturazione. E allora prendiamocelo così com’è, con i suoi pregi e i suoi difetti, con i suoi inspiegabili black-out e le sue giocate di classe, compreso il gol segnato al Parma: una grandissima rovesciata con palla diretta all’incrocio dei pali.

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